Condannato regista accusato da Adele Haenel di abusi sessuali
Si può considerare una delle pioniere coraggiose del movimento #MeToo in Francia e ora Adele Haenel ottiene la condanna a quattro anni per il regista Christophe Ruggia da lei accusato di molestie per anni quando era attrice minorenne.

È stata uno dei talenti più folgoranti del cinema francese, nonché una delle pioniere del movimento #MeToo in quel paese. Stiamo parlando di Adele Haenel, coraggiosa nel denunciare vocalmente la sua protesta, sia durante la cerimonia dei Cesar di alcuni anni fa, accusando l'industria di aver chiuso un occhio sugli abusi sessuali che, soprattutto, nei confronti di un regista, Christophe Ruggia, che ha accusato di averla abusata per anni quando era minorenne. Arriva ora la sentenza del Tribunale di Parigi che ha dichiarato l'imputato colpevole in uno dei primi casi in Francia legato alle violenze e alle molestie sessuali arrivato fino a un responso da parte della giustizia. La pena è di quattro anni, di cui due sospesi e due da scontare a domicilio con il braccialetto elettronico.
La Corte Penale francese lunedì ha dichiarato il regista francese Christophe Ruggia colpevole in un caso di abusi sessuali contro l’attrice Adele Haenel quando era ancora minorenne, nel corso della lavorazione del film Les diables. I due si sono incontrati per la prima volta nel 2001, quando l’attrice era solo dodicenne e l’uomo aveva 36 anni. La vittima ha parlato dei fatti per la prima volta nel 2019, accusando il regista di soffocarla con un controllo morboso, cercando di isolarla dalla famiglia e dal resto della troupe, constringendo lei e l’attore coprotagonista "a girare scene estenuanti che li mettevano a disagio".
Molto pubblico e alcune colleghe erano presenti in aula, tra cui l'attrice Judith Godrèche, essa stessa figura di spicco del movimento #MeToo in Francia. "È importante esserci per sostenere Adele e tutte le donne che cercano di battersi di fronte a una giustizia che tavolta le abbandona", ha dichiarato l'attrice alla stampa entrando in tribunale.
Il regista è stato condannato inoltre a indennizzare Haenel con 15 mila euro per danni morali e 20 mila per gli anni di cura psicologica a cui è stata costretta. Si è dichiarato innocente e farà appello.