Come pesci nell’acqua: su RaiPlay il documentario che racconta un viaggio alla scoperta di sé
Diretto da Veronica Spedicati, il film documentario Come pesci nell’acqua, dopo essere stato proiettato al Giffoni Film Festival e aver vinto il premio come miglior film al Catania Film Fest, arriva su RaiPlay per darci una lezione di vita attraverso le esperienze di tre sportivi alle Deaflympics.
Da oggi 4 dicembre sarà disponibile per due settimane su RaiPlay un documentario che racconta di un evento sportivo di cui poche persone sono a conoscenza. Prodotto dalla società Daitona, sotto la guida della Federazione Sportiva Sordi Italia e il Pio Istituto dei Sordi, Come pesci nell'acqua è diretto da Veronica Spedicati che accompagna gli spettatori in un viaggio nelle Olimpiadi per sordi, le Deaflympics.
La prima edizione, nota come International Silent Games, si svolse a Parigi nel 1924. Successivamente i Deaf Games si tennero ogni quattro anni con una pausa durante la Seconda Guerra Mondiale. Fino a quel momento riservati alle discipline estive, dopo l'istituzione del comitato internazionale degli sport per i sordi (ICSD), fu dato il via anche alle Winter Deaflympics che ebbero luogo per la prima volta in Austria nel 1949. A distanza di 100 anni, le Deaflympics del 2024 si sono svolte a Caxias Do Sul, in Brasile, e Come pesci nell'acqua arriva per le storie di tre giovani atleti italiani, con esperienze di sordità differenti, che le hanno vissute.
Racconterà la storia di Luca, ricercatore sordo ed ex sportivo, si reca ai giochi quali aveva partecipato in gioventù. Le sue riflessioni si intersecano con le storie di tre sportivi. Cristina, tennista, sorda dalla nascita, sta andando per la prima volta all'estero per partecipare alle Olimpiadi. Unica sorda della sua famiglia, non ha avuto rapporti con altre persone sorde prima di compiere 20 anni. Federico, un campione di nuoto diventato sordo da adolescente, ha l'obiettivo di entrare nel gruppo sportivo militare per arrivare a essere un nuotatore professionista, e vincere una medaglia d'oro potrebbe aprirgli la strada. Vanessa, sorda dalla nascita, è figlia di genitori sordi. Questo è il suo primo anno di sport agonistico con la squadra con cui è cresciuta. Sullo sfondo delle gare, degli allenamenti e della vita olimpica quotidiana, si delinea il quadro di un evento sportivo di cui si sa ancora poco e in cui è possibile vivere per qualche giorno in un ambiente favorevole ai sordi.