Animali notturni, Aaron Taylor-Johnson spiega perché ha avuto difficoltà ad accettare il suo personaggio
Aaron Taylor-Johnson ha interpretato il serial killer di Animali notturni, un ruolo con il quale ha lottato inizialmente e che ha definito ancora oggi uno dei peggiori della sua carriera.

Negli ultimi anni il nome di Aaron Taylor-Johnson è apparso spesso nel mondo dell’intrattenimento: di recente, ad esempio, è stato associato allo Spider-Verse di Sony poiché protagonista di Kraven – Il Cacciatore. Prima ancora, invece, ha recitato in The Fall Guy rappresentando l’antagonista di Ryan Gosling e poi è apparso anche nel cast di Bullet Train nel 2022. Ancor prima, invece, ha interpretato un serial killer in Animali Notturni, un ruolo che non ha apprezzato sin da subito e che ha accettato con qualche difficoltà.
Animali notturni, Aaron Taylor-Johnson non ha accettato con facilità il ruolo di serial killer nel film
Aaron Taylor-Johnson definisce Ray Marcus uno dei personaggi più difficili mai interpretati nell’arco della sua carriera. E il motivo non è così difficile da comprendere, poiché si tratta del serial killer di Animali notturni, film drammatico diretto, scritto e co-prodotto da Tom Ford nel 2016 e con protagonista Amy Adams. A distanza di anni, Aaron Taylor-Johnson non ha ancora dimenticato quel periodo della sua carriera e come sia stato difficile approcciarsi ad un personaggio così contorto e deplorevole. Ai microfoni di The Guardian, ha rivelato di più di quel processo:
Ho avuto seri problemi ad accettare quel ruolo. L’ho trovato molto difficile. Non riuscivo a capire perché Tom Ford, che conoscevo grazie a varie cene ed incontri, volesse me per interpretare quel killer. Aveva un’idea precisa, voleva che questo personaggio avesse tanto carisma ed era proprio questo a renderlo imprevedibile.
L’attore ha ammesso che in principio non aveva intenzione di accettare il ruolo da antagonista in Animali notturni, poiché avvertiva un forte disagio all’idea. Qualcosa poi l’ha spinto a cambiare idea: per avvicinarsi al personaggio, però, ha dovuto immergersi nel mondo dei serial killer ispirandosi ad individui come Ted Bundy, Jeffrey Dahmer e Richard Ramirez. “Ray è un individuo dall'aspetto affascinante ma Tom voleva che fosse anche strano e inquietante”, ha aggiunto.