Addio a Maximilian Schell, l'attore austriaco amato da Hollywood
Lutto nel mondo del cinema per la scomparsa del popolare attore dopo una breve malattia.
E' morto a Innsbruck questo sabato, all'età di 83 anni, l'attore austriaco Maximilian Schell, fratello di un'altra popolare attrice, Maria, scomparsa nel 2005. Di lui si può dire che è stato l'attore di lingua tedesca più popolare a Hollywood, che nel 1962 gli assegnò un Oscar per la sua interpretazione del giovane avvocato del giudice nazista nel film drammatico sul processo di Norimberga, Vincitori e vinti.
In America, Schell aveva debuttato nel 1958 con un altro film bellico, stavolta sulla prima guerra mondiale: I giovani leoni, dove divideva la scena col divo Marlon Brando. Leggenda vuole che i produttori del film volessero in realtà la sorella per un ruolo e un errore nelle comunicazioni con l'Europa lo avesse portato sul set al suo posto. Schell era già famoso in Germania per i suoi ruoli cinematografici e televisivi, ma l'impressione che fece nel suo primo film americano gli aprì le porte di Hollywood.
Altre due nomination all'Oscar le ottenne nel 1975, con The Man In The Glass Booth, dove interpretava un criminale di guerra nazista che vive a Manhattan spacciandosi per un industriale ebreo, e con Giulia, nel 1977. Lo ricordiamo anche in I sequestrati di Altona di Vittorio De Sica, Cronache di un convento, Topkapi e in La croce di ferro di Sam Peckinpah, di nuovo nel ruolo di un soldato tedesco nella seconda guerra mondiale.
Negli ultimi vent'anni era apparso in film come Little Odessa, Vampires, Deep Impact, The Brothers Bloom. Schell aveva diretto anche opere liriche con direttori d'orchestra come Leonard Bernstein e Claudio Abbado, e aveva firmato diversi film da regista, tra cui Assassinio sul ponte con Jon Voight (della cui figlia Angelina Jolie era padrino) e i documentari dedicati a Marlene Dietrich, Marlene (candidato all'Oscar nel 1985) e alla sorella, Meine Schwester Maria, del 2002.