Aaron Sorkin rivela di aver avuto un ictus: "Temevo di non poter più scrivere"
Aaron Sorkin, apprezzato sceneggiatore di grandi cult e pellicole amate dal pubblico, ha confessato di aver avuto un ictus lo scorso novembre, spiegando poi i motivi che l'hanno spinto a condividere la sua storia.

Aaron Sorkin - fra i più apprezzati sceneggiatori degli ultimi decenni - ha confessato, durante una lunga intervista rilasciata al The New York Times, di aver avuto un ictus lo scorso novembre e di aver temuto di non poter tornare più a lavorare.
Aaron Sorkin e la paura di non poter più tornare a scrivere
Sorkin, nel corso dell'intervista, ha dunque rivelato i dettagli dell'ictus che lo ha colpito lo scorso novembre. Lo sceneggiatore ha infatti ricordato di essere stato ricoverato d'urgenza a causa della pressione sanguigna molto alta. Valori che avrebbe stupito gli stessi medici, che per qualche istante hanno anche temuto il peggio. Questa tragica situazione - che si è poi risolta poi nel migliore dei modi - ha però portato Sorkin a riflettere sulla sua vita e sulla sua carriera, dal momento che ha temuto non poter tornare più a scrivere:
Più che altro si è trattato di un campanello d'allarme. Ho sempre pensato di essere una di quelle persone che poteva mangiare qualsiasi cosa volesse, fumare quanto volesse e che non avrebbe mai avuto delle conseguenze. Quanto avevo torto! C'è stato un periodo in cui era preoccupato dal fatto che non sarei più stato in grado di scrivere e temevo, pensando al presente, che non avrei mai potuto terminare lo script di Camelot [nuovo adattamento del musical di Broadway ispirato alla leggenda di Re Artù] (...) Ho deciso di raccontare la mia storia perché spero sia utile, e di riuscire a convincere anche solo una persona a smettere di fumare. Lasciate però che sia davvero, davvero chiaro. Sto bene, non vorrei che qualcuno pensasse che non posso più lavorare.
Come riportato dal The New York Times, Sorkin ha infatti subito gravi - ma passeggeri - danni in seguito all'ictus, fra cui la difficoltà a pronunciare correttamente alcune parole - andata avanti per circa un mese -, problemi nello scrivere a macchina o al pc e l'impossibilità di prendere un aereo per alcune settimane. Fino a pochi giorni fa, non riusciva poi a scrivere correttamente il proprio nome - firmando autografi per lo spettacolo Camelot pare però si sia reso conto che la situazione sta migliorando. L'unica ripercussione a lungo termine, dunque, sarebbe il non sentire il reale sapore del cibo. Aaron Sorkin, quindi, è tornato lentamente al lavoro, pronto a regalare ai propri fan nuove sceneggiature - fra i lavori più importanti del regista ricordiamo La guerra di Charlie Wilson, The Social Newtork, Steve Jobs e Il processo ai Chicago 7.