Interviste Cinema

Slam - Tutto per una ragazza: al Torino Film Festival arriva il film di Andrea Molaioli con Jasmine Trinca

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Nella città piemontese abbiamo incontrato il regista e il cast dell’adattamento del libro di Nick Hornby.

Slam - Tutto per una ragazza: al Torino Film Festival arriva il film di Andrea Molaioli con Jasmine Trinca

Uscito nel 2007, "Slam" di Nick Hornby è diventato oggi Slam - Tutto per una ragazza, un film di Andrea Molaioli con Jasmine Trinca, Ludovico Tersigni e Barbara Ramella. In uscita nelle sale italiane il prossimo 23 marzo, ha avuto il suo debutto al Torino Film Festival, dov’è stato presentato nella sezione Festa Mobile. Ironico e arricchito da una felice incursione nel surreale, è un romanzo di formazione che vede protagonista un sedicenne di nome Samuele che, oltre a essere uno skater provetto e quindi anche un ammiratore di Tony Hawk, si innamora di una coetanea con cui combina un guaio.

Hanno accompagnato Slam nella città piemontese il cast e il regista, che ha spiegato il perché della scelta del libro: "Avevo voglia di raccontare già da un po’ l’adolescenza, amo Hornby e il suo romanzo, che non è recentissimo, mi era scappato. Dentro il racconto ho visto la possibilità di descrivere in senso non retorico i ragazzi, e poi mi piaceva il fatto che il mondo adulto viaggiasse parallelamente al mondo giovanile. Tutti i problemi vengono affrontai con lo stesso grado di dignità dai figli e dai genitori. E poi c’era la possibilità di provare a smarcarsi dallo stereotipo dell’adolescente che o è nullafacente e apatico, oppure iperdinamico, arrivista e intento a costruire un futuro grandioso. I ragazzi del mio film affrontano le cose giorno per giorno, il tutto in una forma di narrazione, che è quella commedia, che ci piaceva molto. Abbiamo cercato di 'ricostruire' l’ironia britannica, quello humour che non la butta mai in burletta, ma che, come la vita, rende divertenti certe situazioni drammatiche".

A differenza del romanzo dell’autore di "Alta fedeltà", il film non si svolge a Londra ma a Roma, che poi è la città di Molaioli: "Non ho mai pensato di girare un film all’estero. Volevo che l’ambientazione londinese diventasse italiana. La scelta di Roma è stata emotiva. Siccome volevo raccontare la giovinezza e molto tempo fa mi è capitato di essere giovane e di esserlo a Roma, l’idea di fare il film nella mia città mi sembrava la scelta, non più logica, ma naturale. Volevo degli attori che avessero la mia stessa fonetica, per comprenderli ed essere compreso da loro".

Slam - Tutto per una ragazza è prodotto da Nicola Giuliano e Francesca Cima. Quest’ultima è venuta a Torino, dove ha parlato degli skater e della loro filosofia di vita: "Ci siamo interrogati a lungo se tenere l’universo degli skater o invece fare una trasposizione utilizzando uno sport più conosciuto. Lo skateboard per un ragazzo di oggi rappresenta la possibilità di ospitare spazi urbani, di andare ovunque, di non frequentare un corso, di fare una cosa autogestita, di prescindere in qualche modo dagli adulti. Gli skater hanno un senso della comunità fortissimo. Quando uno skater fa una prodezza, gli altri applaudono. Ecco, questo mondo ci interessava. Al nord ci sono più skaters. A Roma sono relegati in un paio di skate park periferici. In quello in cui abbiamo girato, c’era l’erba altissima e insieme ai ragazzi l’abbiamo rimesso a posto, pensando anche ai nuovi skater che un giorno arriveranno.

Per interpretare al meglio Samuele, Ludovico Tersigni ha dovuto imparare tutti i trick di uno sport entusiasmante quanto pericoloso: "E’ stato fichissimo calarsi nella cultura degli skater. Questa mattina, a colazione, ascoltando le canzoni degli Alt J, ho ripensato alle sensazioni dello scorso anno, ai discorsi che facevamo con Giuseppe, il mio allenatore, alle riprese, a quegli odori. Lo skateboard è uno sport devastante. Si rischia davvero di farsi male. Mi ha fatto davvero piacere conoscere alcuni skater, vederli fare cose incredibili, sembra che per loro le leggi della fisica non esistano. Nella cultura degli skater la perseveranza è la cosa più importante di tutte.

Jasmine Trinca, che impersona la giovane mamma di Samuele, ha avuto a disposizione un personaggio leggero, godibile, una donna strampalata dal cuore grande. Per lei si tratta un po’ di una novità: "Per qualche strano motivo ci sono fraintendimenti nei miei confronti. La gente pensa che io sia una persona molto seria, quindi mi affidano sempre ruoli di un certo tipo. E invece il mio lato Fracchia è sempre molto vivo. E’ bello fare qualcosa di diverso. L’idea di rendere questa madre così umana e comprensiva mi appassionava.

Parlando di mamme e di figli, la Trinca trova anche il modo di dire la sua sull’educazione: "Penso che i genitori non debbano esser giudicanti, ma indicanti, e che abbiano il dovere di far conoscere ai proprio figli tutti gli aspetti di fragilità e umanità che si portano dietro, qualsiasi età abbiano. È importante trasmettere un’idea di fallibilità. Se i nostri figli ci vedono non come amici, ma almeno come esseri umani che hanno fatto i loro stessi errori, possono davvero imparare qualcosa da noi".

L’anima davvero comica del film è rappresentata da Luca Marinelli, che fa la parte del papà di Samuele. Ruspante e meravigliosamente autentico, infila una serie di battute che certamente verranno ricordate. Del suo personaggio parla Molaioli: "Il personaggio di Marinelli esiste nel romanzo, è dissacrante e politicamente scorretto e di pancia proprio come nel nostro film. E’ ovvio che gli abbiamo dato una caratterizzazione nostrana, oltre al cinismo che appartiene alle nostre latitudini".

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