Westworld, Recensione Stagione 3: Dolores ha un nuovo parco in cui "divertirsi", il mondo reale
Appuntamento su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV dal 23 marzo. Nel frattempo, ecco la nostra recensione.
La libertà conquistata col sangue non basta. Non può bastare. Dolores Abernathy vuole il controllo totale della propria esistenza, e il campo di battaglia in cui cercherà ora di ottenerla è il mondo reale. Dopo l'annientamento del parco che ha contenuto i personaggi di Westworld nelle prime due stagioni, nella terza, l'universo della serie creata da Lisa Joy e Jonathan Nolan "esplode" in una conflagrazione estetica forse ancor prima che contenutistica. Il risultato di tale trovata, che in tv potremo seguire su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV da lunedì 23 marzo alle ore 21:15 (dal 16 con la versione originale sottotitolata), è un intrigo di personaggi e ambientazioni che propone allo spettatore un approccio nuovo, quasi antitetico rispetto a quanto visto in precedenza.
Westworld 3: Dove ci porta la nuova stagione
Fuggita da Westowrld e decisa a iniziare la rivoluzione che terminerà il dominio dell'uomo sulle macchine, Dolores (Evan Rachel Wood) si muove per le vie di una Los Angeles sempre più ricca e tecnologicamente evoluta alla ricerca dei detentori del vero potere. Nella Città degli Angeli si trova anche Caleb (la nuova aggiunta al cast Aaron Paul), un veterano che deve fare i conti con gli orrori del passato e che si ritrova a incrociare il proprio destino con quello della ragazza. Nel frattempo, Bernard Lowe (Jeffrey Wright) sta tentando di trovare il modo di fermare Dolores e il suo desiderio di seminare il caos: il percorso di ricerca della sua rivale lo porta nuovamente alle porte di Westworld. Qui incontra un alleato inaspettato che lo aiuterà e lo proteggerà nella sua missione.
Maeve (Thandie Newton), invece, si risveglia nell'Italia occupata dai nazisti, in piena Seconda Guerra Mondiale. Ma la coscienza ormai sedimentata di vivere in un mondo virtuale le permette di infrangere le barriere e scappare dalle prigioni costruite intorno a lei, fino all'incontro con un misterioso e potentissimo personaggio (l'altra new entry Vincent Cassell) che vuole affidarle una missione fondamentale: trovare Dolores ed eliminarla definitivamente. Intanto, Charlotte Hale (Tessa Thompson) deve contenere i danni che la Delos ha subito dopo il massacro del parco, e scoprire chi è la talpa che sta sabotando la società dall'interno al fine di renderla acquisibile dalla concorrenza. Per portare a termine la sua doppia missione ha bisogno però del più terribile degli alleati...
Westworld cambia pelle nella Stagione 3 ma...
Fin dal primo dei nuovi episodi, quasi interamente ambientati in una Los Angeles futuristica e sfavillante, lo spettatore può assaporare la visione espansa ma ugualmente elegante di Westworld e della sua terza stagione. È questo il primo e principale teatro delle azioni di Dolores mentre Bernard, Maeve e gli altri sopravvissuti si muovono in giro per il mondo in cerca di risposte. Dopo la folgorante eleganza formale della premiere, gli episodi immediatamente successivi servono principalmente per "settare" con la maggiore precisione possibile i nuovi ruoli dei personaggi-pedine in una scacchiera ora molto più grande e piena di imprevisti. Il ritmo della narrazione cala visibilmente mentre si scopre il plot principale della storia, legato al nuovo magnate interpretato da Vincent Cassell, il quale vuole scalare i vertici della Delos al fine di realizzare il suo più grande progetto. Il gioco di specchi s'infrange in una quarta puntata invece memorabile, nella quale le parti in causa iniziano finalmente a scontrarsi/confrontarsi. In particolare la sequenza ambientata a una festa elitaria e molto privata - che rimanda alla lontana alle atmosfere simboliche di un capolavoro come Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick - sprigiona tutte le già enormi potenzialità visive dello show, grazie a una veloce ma notevolissima scena di lotta che vede ovviamente protagonista Dolores.
Il divertimento principale nella nuova stagione di Westworld consiste nel gustare la forma magniloquente e ineccepibile dei vari episodi, cornice perfetta in cui si dipana una trama a incastri degna delle migliori spy-story. Si percepisce la volontà di Joy e Nolan di cambiare pelle alla serie, tentativo che appare quanto meno affascinante, sicuramente diretto nella direzione giusta. Ma è quando il racconto entra nel vivo dell'azione, come appunto sembra fare nel quarto episodio, che potrebbe essere realmente capace di irretire il pubblico, non solo grazie alla messa in scena. L'"antipasto" delle prime puntate, magari non perfettamente equilibrato nella gestione dei ritmi, in questo senso è comunque molto intrigante. Per quanto riguarda la performance degli attori, la nuova versione hi-tech di Dolores supporta il carisma di Evan Rachel Wood, la quale si cala nel personaggio con sempre maggiore sicurezza. Altra nota di merito va poi al fascino e alla bravura di Cassell, nuovo "mastermind" dello show che l'attore interpreta con indubbia efficacia. Bisogna invece attendere qualche puntata per capire bene il valore complessivo di Aaron Paul, Jeffrey Wright e Thandie Newton, i cui ruoli inizialmente non si esprimono nel pieno delle rispettive potenzialità.
La stagione 3 di Westworld andrà in onda in Italia su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV da lunedì 16 marzo alle 03:00 del mattino e in replica alle 20:15 con la versione originale sottotitolata e da lunedì 23 marzo con la versione doppiata in italiano alle 21:15.
- Critico cinematografico
- Corrispondente dagli Stati Uniti