Bridgerton 2: Ecco perché c'è molto meno sesso nella seconda stagione
Lo showrunner di Bridgerton Chris Van Dusen e i protagonisti hanno spiegato perché nei nuovi episodi le scene hot sono state assai ridotte rispetto alla prima stagione: si tratta di una scelta narrativa.
Se avete già visto o state guardando in questi giorni i nuovi episodi di Bridgerton usciti venerdì 25 marzo su Netflix vi sarete resi conto che, rispetto alla prima stagione, in questa seconda c'è molto meno sesso. Non che manchi comunque la tensione tra i due protagonisti Anthony (Jonathan Bailey) e Kate Sharma (Simone Ashley), ma è stato sicuramente prediletto un approccio più romantico. Ad alcuni, abituati alle acrobazie che abbiamo visto fare a Daphne (Phoebe Dynevor) e Simon (Regé-Jean Page) nel ciclo inaugurale, potrebbe non piacere questa direzione (a noi, per la verità non dispiace) che è naturalmente frutto di una decisione creativa ben precisa. Lo showrunner della serie Chris Van Dusen ha difeso questa scelta e, parlando con RadioTimes.com e altri giornalisti, ha spiegato perché abbiamo visto meno scene hot nella seconda stagione di Bridgerton.
Bridgerton 2: Meno sesso più romanticismo, ecco perché
Uno degli elementi che l'anno scorso aveva reso la prima stagione di Bridgerton così popolare, diciamolo, era proprio la fortissima attrazione tra la giovane debuttante Daphne e il bel Duca di Hastings sfociata in diversi momenti parecchio spinti. Quest'anno, invece, gli spettatori hanno potuto apprezzare una storia più romantica, più vicina forse alle atmosfere dei romanzi di Jane Austen a cui la stessa autrice della saga dei Bridgerton Julia Quinn ha detto di ispirarsi.
"Per noi non è mai stata una questione di quantità", ha spiegato Chris Van Dusen. "Il nostro approccio all'intimità nello show è rimasto lo stesso della prima stagione. Usiamo determinate scene intime per raccontare una storia e per portare avanti la storia. Non abbiamo mai fatto una scena di sesso solo per il gusto di farla e non credo che lo faremo mai". La storia di Anthony e Kate, insomma, per lo sceneggiatore è molto diversa da quella di Simon e Daphne. "Si tratta di una storia diversa, con uno scopo diverso. E questo progetto mi ha attratto anche perché potevo raccontare storie d'amore differenti in ciascuna stagione", ha aggiunto lo sceneggiatore.
Leggi anche Bridgerton 2 è su Netflix: I 5 film cult che hanno ispirato la seconda stagioneCosa ne pensano Jonathan Bailey e Simone Ashley
Secondo l'interprete di Kate Simone Ashley la scelta di ridurre al minimo le scene intime sarebbe assolutamente in linea con i personaggi di Kate e Anthony. "Ha molto senso perché questi personaggi sono così protettivi nei confronti delle loro famiglie e sono così sinceri nei confronti dei loro doveri e responsabilità, quindi per loro rompere gli schemi non avrebbe avuto senso", ha detto l'attrice. "Certe scene hanno un significato ben preciso e quando qualcosa finalmente accade, penso che i fuochi d'artificio se li siano davvero guadagnati", ha aggiunto.
Anche secondo Jonathan Bailey la tensione sessuale tra i due non manca, viene solo esplicitata in maniera diversa. "Penso che Kate e Anthony si sentano espliciti nel modo in cui si sentono nudi l'una di fronte all'altro. Penso che sia anche un modo molto interessante e cerebrale di esplorare una certa sessualità innata, e penso che faccia davvero ben sperare per le stagioni a seguire. Voglio dire, Bridgerton non è solo sesso", ha concluso l'interprete di Anthony.
Se non lo avete ancora fatto, leggete qui la nostra recensione della stagione 2 di Bridgerton.