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BIOGRAFIA DI STELVIO MASSI
Direttore della fotografia, regista. Considerato il re del poliziesco all'italiana. Fa tutta la regolare gavetta nell'ambito della fotografia: assistente, operatore, direttore della fotografia. Esordisce dietro la macchina da presa nel 1974 con "Macrò", moderna rilettura della vita di Cristo. Lo stesso anno converte Tomas Milian da 'Monnezza' nel feroce commissario Ravelli di "Squadra volante", primo episodio di una lunga e fortunata serie fatta proseguire negli anni da Bruno Corbucci. Anche il re del fotoromanzo Franco Gasparri diventa commissario di polizia in tre film. E' sempre Massi a convincere il pugile Carlos Monzon ad indossare i panni di un malavitoso nel film "Il conto è chiuso". Sotto la sua regia Fabio Testi è prima pilota di motocross (Speed Cross), quindi di Formula 1 (Speed Driver). Il suo capolavoro è, tuttavia, la trasformazione di Maurizio Merli nel commissario per eccellenza di una lunga serie di pellicole fra le quali "Sbirro, la tua legge è lenta... la mia... no!" e "Un poliziotto scomodo". Per la televisione firma "Due assi per un turbo", in onda su Raiuno alla fine degli anni Ottanta. Muore proprio il giorno del suo 75mo compleanno in una clinica di Velletri (in provincia di Roma) dove era ricoverato.