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BIOGRAFIA DI RITA HAYWORTH
Attrice. Fu soprannominata "l'Atomica", "la Dea dell'amore" e "Ruggine" dal colore rosso intenso dei suoi lunghi capelli. Divenne nel dopoguerra la donna più desiderata dagli uomini di tutto il mondo, diventando una bomba sexy per il suo corpo sinuoso e le sue movenze durante le riprese. Debutta a 13 anni in un night-club messicano, come ballerina. Figlia d'arte, la madre irlandese, Volga Haworth, è una ballerina di Zigfield, e il padre, Edoardo Cansino, spagnolo, è un famoso maestro di danza. A 17 anni, con il nome di Rita Cansino, accetta offerte da parte della Fox, interpretando parti di donna latina. Ma il successo arriva solo nel 1941, quando interpreta "Bionda fragola" di Roul Walsh. Fu il presidente della Columbia, Harry Cohn, ad inventare il suo nome d'arte, Rita Hayworth. Sempre nello stesso anno, interpreta la parte di donna Sol, in "Sangue e arena" di Robert Mamoulian; e due film con Fred Astaire, "L'inarrivabile felicità" di Sidney Lanfield e "Non sei mai stata così bella" di William S. Seiter. Ma è del 1946 il film che la consacra al mito, "Gilda" di Charles Vidor, accanto a Glenn Ford, in cui interpreta il ruolo di una dark lady. L'accenno di spogliarello, si leva i lunghi guanti al ritmo di "Put the blame on mame" e "Amado mio" (doppiate entrambe), le danno un successo clamoroso in tutto il mondo, tanto che il nome Gilda sarà scritto sulla bomba atomica fatta esplodere sull'atollo di Bikini. Orson Welles, il secondo marito, distrugge il mito facendole interpretare "La signora di Shanghai" (1946), dove la famosa chioma rossa viene tagliata e tinta color platino e l'attrice si trasforma in una fredda assassina. Quando Welles la fa morire alla fine del film, dopo una sparatoria, il pubblico prova una dolorosa sensazione di abbandono. Nel 1948 gira "Gli amori di Carmen" di Charles Vidor, intanto sposa in Europa, il principe Alì Khan, incontrato in Costa Azzurra e dalla loro unione nasce la figlia Yasmine.Nel 1953 interpreta "Pioggia" di C. Bernhardt e nel 1957 "Pal Joey" di G. Sidney, accanto al grande Frank Sinatra. L'anno dopo interpreta con Burt Lancaster un testo teatrale di successo che Delbert Mann trasferisce sullo schermo, "Tavole separate" in cui ottiene una candidatura all'Oscar. Nel 1967 interpreta a Roma "L'avventuriero" di Terence Young, tratto dall'omonimo romanzo di Conrad. Con la fine del suo quinto matrimonio con il produttore James Hill, la Hayworth stanca, delusa da Hollywood, si ammala del morbo di Alzheimer, allora quasi sconosciuto per cui si riteneva fosse alcolizzata, che la riduce in uno stato di completa incapacità. Alla figlia Yasmine è assegnata la tutela della madre e il 14 maggio 1987, a sessantanove anni, Rita Hayworth muore a New York nella casa della figlia che ha istituito una fondazione in ricordo della madre una fondazione per la ricerca e la cura dell'Alzheimer. Celebre la sua frase: "Gli uomini vanno a letto con Gilda e si risvegliano con me."