Qui puoi conoscere la carriera e le curiosità sulla vita privata di Peter Ustinov, leggere le notizie più recenti, trovare tutti i premi vinti e guardare le foto e i video.
Attore, regista, sceneggiatore. Di origine franco-russa, figlio del giornalista Iona von Ustinov e della pittrice Nadia Benois e nipote di un ufficiale dello zar. Studia a Westminster e a sedici anni inizia a dedicarsi alla recitazione frequentando il London Theatre Studio. Debutta a 18 anni come comico al "Players' Theatre Club". Successivamente approda sui palcoscenici britannici come attore, regista e sceneggiatore. Tra le commedie scritte "L'amore dei quattro colonnelli", "Il momento della verità" e "Giulietta e Romanoff". Nel 1942, interpreta il "Mein Kempf - My Crimes" di Norman Lee ed esordisce al cinema con "Volo senza ritorno" di Michael Powell e Emeric Pressburger. Fino al 1946 viene arruolato nel servizio cinematografico dell'esercito inglese dove, fra l'altro, è anche l'attendente del tenente colonnello David Niven. Nel 1944 scrive la sua prima sceneggiatura cinematografica, "La via della gloria", che diviene un film diretto da Carol Reed. La sua prima regia è"School for Secrets" nel 1946. Nel 1951 conosce il primo grande successo interpretando Nerone nel "Quo Vadis" di Mervyn LeRoy con cui ottiene la prima nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista. Nel corso della sua carriera viene candidato altre tre volte riuscendo a vincere la statuetta come miglior attore non protagonista due volte: nel 1961 per l' interpretazione di Lentulo Batiato in "Spartacus" (di Stanley Kubrick) e nel 1965 per quella di Arthur Simon Simpson in "Topkapi" (di Jules Dassin). Nel 1969 viene candidato per la miglior sceneggiatura originale (insieme a Ira Wallach) per "Milioni che scottano", film di Eric Till. Nel 1972 al Festival di Berlino gli viene consegnato l'Orso d'argento speciale per "l'originalità della sua carriera artistica", mentre nel 1993 riceve il Britannia Award del BAFTA alla carriera. Tra gli altri personaggi per cui è noto al grande pubblico c'è l'investigatore privato Hercule Poirot, creato dalla penna di Agata Christie, impersonato in più occasioni: "Assassinio sul Nilo" (1978, di John Guillermin), "Delitto sotto il sole" (1982, di Guy Hamilton) e "Appuntamento con la morte" (1988, di Michael Winner). Nel 1977 Franco Zeffirelli gli affida la parte di Erode in "Gesù di Nazareth". In Italia torna nel 1990, per interpretare un veterinario nel film di Duccio Tessari "C'era un castello con 40 cani". Tra le curiosità della sua carriera anche quella di aver perso il ruolo, poi assegnato a Peter Sellers, in "La pantera rosa". Dal 1971 è ambasciatore dell'Unicef e dal 1979 membro del Comitato Internazionale del Bambino dell'Unesco. Fra l'altro all'inizio degli anni '80 dirige opere liriche, tra cui alcune di Mussorgskij e Stravinskij, alla Piccola Scala di Milano. Nel 1990 gli viene conferito il titolo di Cavaliere dell'Impero Britannico. Si sposa tre volte, ha quattro figlie e tra le sue mogli c'è anche l'attrice Suzanne Cloutier. La sua ultima apparizione in televisione, è nel 2003 con il tv-movie "Solstizio d'inverno". Muore a 82 anni in una clinica del cantone di Vaud, nella Svizzera occidentale, dove viveva fin dal 1957.