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BIOGRAFIA DI OTELLO MARTELLI
Direttore della fotografia. Inizia la carriera come assistente ai tempi del cinema muto: a 13 anni è aiuto, a 16 è già operatore. Nel 1928 è, per conto dell'Istituto Luce, al seguito della spedizione del generale Umberto Nobile al Polo Nord. Il suo vero debutto come responsabile di un film arriva nei primi anni del sonoro con "Vecchia guardia" (1934), di Alessandro Blasetti. Dopo l'esordio segue un intenso lavoro che lo porta a dirigere la fotografia di alcuni dei più importanti film italiani della seconda metà del Novecento. E' di nuovo con Blasetti per "La Contessa di Parma" (1937), quindi si impegna in una serie di pellicole spettacolari basate soprattutto sulla bellezza delle immagini, Fra queste, "Follie del secolo" (1939) di Amleto Palermi, "Lucrezia Borgia" (1940) di Hans Hinrich, "La Gorgona" (1942) di Guido Brignone. Nel dopoguerra è direttore della fotografia di "Paisà" (1946) di Roberto Rossellini, e di altre importanti pellicole come "Caccia tragica" (1946), "Riso amaro" (1949), "Roma, ore 11" (1951) di Giuseppe De Santis, e "Stromboli" (1949), l'opera che Rossellini, sull'onda del suo clamoroso amore con Ingrid Bergman, dedica all'attrice svedese. Il primo incontro con Federico Fellini, arriva sul set di "L'amore" (1948) di Roberto Rossellini, dove il futuro regista romagnolo figura come attore. Di lì a poco, i due si ritrovano per "I vitelloni" (1953), che inaugura una collaborazione proseguita con "Il bidone" (1955), "Le notti di Cabiria" (1957) fino alla "Dolce vita" (1959). Quest'ultimo diventa un cult movie grazie anche ai pregi della fotografia. Martelli - che lavora anche con Alberto Lattuada per "Guendalina" (1956), con Sofia Loren per "La donna del fiume" (1955) e "La fortuna di essere donna" (1956), e con registi stranieri come René Clement per "La diga sul Pacifico" (1958) e Jules Dassin per "La legge" (1958) - è un maestro della grande scuola della fotografia cinematografica italiana, famosa in tutto il mondo. Dopo aver abbandonato la professione fonda e dirige la 'Teleromacine', società per le produzioni cine-televisive.