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BIOGRAFIA DI FRANCO GIRALDI
Regista. Comincia a vent'anni ad interessarsi di cinema come giornalista e critico. Successivamente inizia a lavorare, come assistente, con Gillo Pontecorvo in 'Giovanna' (1956), con Giuseppe De Santis in 'Uomini e Lupi' (1956) e 'La strada lunga un anno' (1957), con Carlo Lizzani in 'Il gobbo' (1960) e con Valerio Zurlini in 'Le soldatesse' (1965). Nel 1964 lavora con Sergio Leone dirigendo la seconda unità in 'Per un pugno di dollari'. L'anno successivo debutta alla regia con 'Sette pistole per i Mc Gregor' cui seguono 'Sugar Colt' (1967) e Escondido (1968), pellicola, quest'ultima, girata per il mercato americano e uscita in Italia con il titolo 'Un minuto per pregare, un instante per morire'. Nel 1969 cambia genere e si cimenta nella commedia all'italiana con 'La bambolona'. Dello stesso filone sono 'Cuori solitari' (1970), 'La supertestimone' (1971), 'Gli ordini sono ordini' (1972, da un racconto di Alberto Moravia) e 'La rosa rossa' (1973). Nel 1975 realizza, per la Rai e la tv di stato ungherese, una serie di quattro puntate intitolata 'Il lungo viaggio', ispirata a tre racconti di Fedor Dostoevskij. Nel 1977 'Un anno di scuola', realizzato per la tv, viene invitato in concorso al Festival di Locarno e vince il premio come miglior film e migliore regia al Festival del Film Televisivo a Praga. Negli anni Ottanta realizza, sempre per la Rai, 'Il Corsaro', 'Mio figlio non sa leggere' e la serie 'Nessuno torna indietro', dal romanzo omonimo di Alba De Cespedes. Nel decennio successivo Giraldi lavora molto per la televisione, realizzando la serie 'L'avvocato Porta', con Gigi Proietti (1997-1999) e la serie dedicata all'investigatore protagonista dei romanzi di Manuel Vazquez Montalban, Pepe Carvalho, la cui fidanzata è interpretata da Valeria Marini. Nel 1996, per il cinema, firma 'La Frontiera' dal romanzo di Franco Vegliani, che vince una Grolla d'oro per la migliore fotografia a Saint Vincent e nel 2001 "Voci", dal romanzo omonimo di Dacia Maraini, con Valeria Bruni Tedeschi e Gabriele Lavia. Per il teatro Giraldi ha curato fra l'altro la regia de 'La coscienza di Zeno' nella riduzione di Tullio Kezich. Ha diretto 'Lo zingaro barone' di Johann Strass, 'Luisa Miller' di Giuseppe Verdi e 'Don Giovanni' di Mozart. Ha anche realizzato diversi documentari di carattere storico come 'La città di Zeno' (1977), 'Trieste 1948' (1981), 'Ex-Jugoslavia, fogli di viaggio' (1994).