La notte che mia madre ammazzò mio padre - la recensione della black comedy spagnola

13 maggio 2017
3.5 di 5
21

Sotto le spoglie di una scatenata commedia nera c'è anche una riflessione non banale sulle maschere che indossiamo nella vita.

La notte che mia madre ammazzò mio padre - la recensione della black comedy spagnola

Una tranquilla cena di lavoro a casa di Isabel, un'attrice disoccupata e un po' nervosa, col secondo marito scrittore e sceneggiatore, l'ex moglie di lui che è la sua produttrice e un famoso attore argentino chiamato per convincerlo ad accettare un ruolo nel loro nuovo film, si trasforma in un'intricata storia famigliare con l'arrivo dell'ex marito di Isabel assieme alla nuova, giovane e invadente fidanzata.Quando l'uomo muore e nella villa si decide cose fare per non farsi coinvolgere quello che ha tutto l'aspetto di un delittoi, le cose precipitano. In modo davvero inatteso.

Sarà pure in crisi il cinema spagnolo, come ci ha detto la regista Inés Paris quando l'abbiamo incontrata per la presentazione del film in Italia, ma il fatto è che quei tre o quattro film iberici che hanno la ventura di arrivare nelle nostre sale riescono sempre a sorprenderci per la differenza di genere e stili, la bravura degli attori e la personalità dei registi: negli ultimi due anni, ad esempio, abbiamo visto La Isla Minima e due notevolissime opere prime come Desconocido e La vendetta di un uomo tranquillo. Avendo frequentato in passato il festival del cinema spagnolo di Malaga, dove il film di Paris ha vinto nel 2016 il premio del pubblico, ricordiamo tanti titoli interessanti (mai arrivati da noi), audaci tentativi di uscire dal prevedibile anche con budget ridotti: con un buon copione e l'apporto di attori bravi e generosi, è possibile regalare al pubblico opere inattese, valore aggiunto non da poco nella prevedibilità del cinema odierno.

La notte che mia madre ammazzò mio padre, che ha avuto in patria un grande successo, non è privo di difetti, ma è comunque un film ben scritto e costruito con la precisione dei meccanismi a orologeria dei gialli di Agatha Christie, variante iberica di Invito a cena con delitto, che però se ne frega del classico whodunit. È una black comedy tipicamente spagnola senza un attimo di respiro, dove, anche se forse si ride meno di quanto ci si aspetterebbe, ci si diverte grazie all'ininterrotta e inesorabile successione degli eventi e all'alchimia tra gli interpreti. Inés Paris crea attorno ai suoi attori una tale atmosfera di fiducia da convincerli a lanciarsi senza rete nel difficile territorio di una commedia fisica sui generis, dove l'azione del corpo (spesso inattesa e a volte imbarazzante) si unisce senza apparente sforzo ad una continua mitragliata di parole (consigliamo, dove possibile, di vedere il film in lingua originale).

Presi come siamo a seguire le storie e gli intrighi sullo schermo, rischiamo di non notare gli spunti più seri che si celano sotto la brillante superficie del film, leggibile sia come critica sociale di un paese dominato da una intellighenzia culturale in apparenza liberata e moderna ma in realtà borghese, conservatrice e retrograda, sia dell'ambiente nazionale del cinema che la filosofa e regista conosce molto bene e dove è normale affiancare a un attore di mezza età un'attrice che ha la metà dei suoi anni ma non una coetanea. Il destino di Isabel, perennemente sull'orlo di una crisi di nervi (nessun riferimento voluto al film di Almodòvar), è comune a quello delle donne che, per quanto capaci, preparate e attraenti, devono sempre dimostrare quello che valgono e sbattersi per ottenere quello che spetterebbe loro di diritto.

Essenzialmente, però, il film è un gioco di attori e un'opera di puro entertainment dal gusto un po' retrò, che forse non si imprimerà a lungo nella memoria dello spettatore ma che gli farà passare un po' di tempo in allegria. Grazie soprattutto a Belén Rueda, attrice che non ha avuto la carriera internazionale che meritava e che dimostra il suo ampio range passando con apparente disinvoltura dagli splendidi ruoli drammatici in cui l'abbiamo vista in Mare dentro, Con gli occhi dell'assassino e The Orphanage a una parte brillante e sopra le righe in cui, pur agitandosi un sacco, non perde un'oncia della sua eleganza e del suo fascino.



  • Saggista traduttrice e critico cinematografico
  • Autrice di Ciak si trema - Guida al cinema horror e Friedkin - Il brivido dell'ambiguità
Suggerisci una correzione per la recensione
Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
HODTV
lascia un commento