Videodrome torna al cinema: ecco quando e dove
Il capolavoro di David Cronenberg viene riportato in sala dalla Cineteca di Bologna con il suo progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema, dedicato alla distribuzione dei grandi classici della storia del cinema.

È uno di quei film per cui l'utilizzo della parola "capolavoro" non è esagerato né sprecato. È un film che ha segnato in maniera profondissima la sua epoca e che ancora oggi è di coinvolgente e scottante modernità. Forse più di certi film recentissimi del suo stesso autore, David Cronenberg. Il film è, ovviamente, Videodrome, diretto dal canadese nel 1983 e interpretato da James Woods.
Che, per la gioia di coloro che l'hanno perso alla rassegna Cronenberg che è stata in sala alla fine di agosto, viene distribuito in sala dal 19 settembre dalla Cineteca di Bologna attraverso il suo progetto Il Cinema Ritrovato. Al Cinema, che riporta sullo schermo i grandi classici della storia del cinema in versione restaurata.
Qui potete leggere l'elenco completo delle sale che programmeranno Videodrome di David Cronenberg dal 19 settembre e nei giorni seguenti.
L’idea nasceva dalle numerose ore notturne che avevo trascorso davanti alla televisione da bambino, quando mi capitava di vedere improvvisamente dei segnali causati da interferenze. […] Era stata quell’esperienza che mi aveva portato a immaginare un uomo che capta per caso un segnale bizzarro, estremo, violento e molto pericoloso. A causa del suo contenuto ne diventa ossessionato, cerca di rintracciarlo e si trova invischiato in un intricato mistero. […] Quando cominciai a scrivere, la storia prese improvvisamente ad alterarsi. Max aveva delle allucinazioni e gli succedevano delle cose fisiche impossibili, andavano anche oltre quelle contenute nel film. A un certo punto si rendeva conto che la sua vita non era come aveva pensato che fosse: lui stesso non era come aveva creduto di essere. Alla fine decisi di interrompere, perché la storia era così esagerata da essere troppo per un solo film. Ciò che avevo scritto mi aveva davvero sbalordito. Se intendi fare dell’arte, devi esplorare alcuni aspetti della tua vita senza riferimenti a istanze o a posizioni politiche. Con Videodrome ho voluto suggerire la possibilità che un uomo sottoposto a immagini violente cominci ad avere delle allucinazioni. Ho voluto sperimentare cosa succederebbe se accadesse davvero quello che i censori sostengono. Come sarebbe? Dove porterebbe?
(David Croneneberg)
Videodrome è a tutti gli effetti il ‘manifesto’ del cinema di Cronenberg: un film paradigmatico, pluristratificato e scioccante. Sconvolgente come un’allucinazione, lucido e denso come un saggio teorico sul mondo mass-mediale in cui ci è dato di vivere. Raramente il cinema ha portato così in profondità la riflessione su se stesso, sul proprio senso, sul suo rapporto con gli altri media e con il corpo degli spettatori. […] Cronenberg riflette sull’intossicazione iconica derivata dal consumo di immagini televisive e sulle modificazioni fisiche e antropologiche che la diffusione della Tv sta apportando all’apparato percettivo umano. Videodrome ha cioè la forma inquietante di un’interrogazione problematica sulla natura riproduttiva delle immagini e sul rapporto di ambivalente fascinazione e repulsione che l’occhio umano prova di fronte ai propri sogni e ai propri incubi reificati e incessantemente riprodotti sullo schermo della Tv”.
(Gianni Canova)