Stephen Fry allibito dall'IA, usata la voce dell'attore inglese a sua insaputa: "Viviamo in tempi assurdi"
Oltre quarant'anni di carriera, non solo come attore, Stephen Fry è uno dei volti britannici più popolari, e ha raccontato con la sua amara ironia di uno sgradevole episodio legato all'uso di IA sulla sua voce. "Viviamo in tempi assurdi".
Se sei un attore britannico stimato in tutto il mondo, con quarant'anni di carriera, è abbastanza normale che tu finisca legato a Harry Potter: è successo anche a Stephen Fry, che aveva registrato gli audiolibri della saga di Harry Potter. Quello che Fry non poteva immaginare era che, usando l'IA, quella sua performance fosse riutilizzata in un documentario. In modo pressocché perfetto. Lo ha raccontato ospite del CogX Festival a Londra.Leggi anche Tim Burton inorridito dalle fiabe Disney rifatte dall'IA col suo stile
Stephen Fry e l'IA: "Viviamo in tempi assurdi"
Candidato al Golden Globe per la sua interpretazione in Wilde (1997), Stephen Fry è uno dei più stimati attori e commedianti inglesi, a partire dagli anni Ottanta, quando faceva coppia fissa sul piccolo schermo con Hugh Laurie, in qualità di duetto Fry & Laurie. Con i colleghi americani della SAG-Aftra in sciopero per varie ragioni e anche per l'uso dell'IA sulle loro fattezze e la loro voce, Fry ha raccontato una sua esperienza proprio con i fantomatici "algoritmi", in grado di ricreare la voce di qualcuno campionandola da passate registrazioni. Stephen ha fatto ascoltare al pubblico una clip di un documentario narrato da lui, per poi rivelare che quel testo non l'aveva mai registrato! Deadline riporta il suo commento:
Non ho pronunciato nemmeno una di quelle parole, è stata una macchina. Sì, mi ha sconvolto. Hanno usato le mie letture per i sette volumi di Harry Potter e usando quei dati l'IA ha ricreato la mia voce e generato la nuova narrazione. [...] Quello che avete ascoltato non è il risultato di un montaggio audio, è una forma di voce artificiale flessibile, in grado di modulare le parole per adattarsi al significato di ogni frase. [...] Quindi si potrebbe farmi leggere qualsiasi cosa, da un incitamento ad attaccare il parlamento alla pornografia estrema, senza che io lo sappia e senza il mio permesso. E quello che avete sentito è stato fatto senza che lo sapessi. Quando l'ho ascoltato, l'ho mandato ai miei agenti sulle due sponde dell'Atlantico e sono usciti di testa, non avevano idea che si potesse fare una cosa del genere. Ho detto loro: non avete ancora visto niente. Questo è audio, non manca molto prima che i video deepfake siano altrettanto convincenti. [...] Dobbiamo pensare a questa IA come alla prima automobile: notevole, ma non è nemmeno il prodotto rifinito. [...] Quello che abbiamo adesso non è quello che sarà. Quando si parla dei modelli di IA, ciò che abbiamo ora avanzerà a una velocità superiore a quella di qualsiasi altra tecnologia che abbiamo mai visto. Su una cosa possiamo tutti essere d'accordo: viviamo in tempi fottutamente assurdi.