Standing Ovation per Francis Ford Coppola premio alla carriera dell'American Film Institute: il video
L'American Film Institute ha consegnato il premio alla carriera a Francis Ford Coppola, uno dei giganti del cinema mondiale, accolto da una standing ovation sulle musiche de Il Padrino. Il video.

Accompagnato da due padrini di eccezione, gli amici di sempre Steven Spielberg e George Lucas, Francis Ford Coppola ha fatto il suo trionfale ingresso, sulle note del suo Padrino, nella sala stracolma in cui ha ricevuto il Life Achievement Award, il premio alla Carriera dell'American Film Institute, uno dei più prestigiosi riconoscimenti al cinema americano. L'AFI ha immortalato la standing ovation che ha accolto il regista, autore di svariati capolavori della storia del cinema, che non c'è bisogno di ricordare. Non ultimo, nonostante la critica lo abbia bistrattato e il pubblico disertato, Megalopolis, che dimostra come Coppola a 85 anni non abbia perso la voglia di sperimentare e rischiare in proprio per andare oltre quello che ci si aspetta il cinema debba e possa fare. Tra coloro che lo applaudivano convinti, in spirito, c'eravamo sicuramente anche noi.
Le parole di Steven Spielberg e George Lucas per Coppola
Nel suo discorso, Spielberg ha detto rivolgendosi a Coppola: "da un lato, sei un guerriero per gli artisti indipendenti, difendi sempre la loro causa, ma sei sempre, anche, impavido nella tua apertura alle idee, alle opinioni e alle ispirazioni!". E ricordando quando vide un primo montaggio di Apocalypse Now, della durata di cinque ore, con altri registi: "Quando il film finì, ci chiedesti di dirti cosa avevamo visto e come ci sentivamo. Hai invitato tutti noi, così uno dopo l'altro ti abbiamo detto dove ci eravamo persi e dove ci eravamo ritrovati, e io sono rimasto seduto pieno d'ammirazione, imparando che lasciare te e la ricerca aperti era di fatti il tuo superpotere". Parlando del Padrino, ha aggiunto: Il Padrino, per me, è il più grande film americano mai fatto. Molti artisti possono e vengono acclamati per il loro lavoro sulla pagina, su un quadro o uno schermo, ma il nostro applauso per te, Francis, viene da un tipo diverso di pubblico. Quando eravamo giovani, hai preso quello che c'era stato prima e hai ridefinito il canone del cinema americano e facendo questo hai ispirato una generazione di narratori che vogliono renderti fieri del loro lavoro, fieri del bostro lavoro, e io ho sempre voluto renderti fiero del mio lavoro".
George Lucas ha ricordato di quando si sono conosciuti, quando lui ha fatto da assistente a Coppola sul set di Sulle ali dell'arcobaleno nel 1968 e ha detto "Quando avevo 22 anni, mi ha insegnato a non aver paura di saltare dalle scogliere. E ho vissuto con questo insegnamento per tutta la mia vita, anche se non raggiungo il suo livello elevato".
I ricordi di Francis Ford Coppola nell'accettare il premio
Queste le parole di Coppola, che ha ricordato la sua gioventù e il tempo passato, in modo molto poetico:
Ci sono zone terreni dove ho giocato, spariti per far posto a nuovi edifici che non riconosco. Tantissimi amici e vicini che mi sorridono, quel bambino che non mi lasciava giocare nella sua squadra e lancia ancora la palla nel suo club e tantissimi altri che ricordo, tutti invecchiati, ma in qualche modo ancora gli stessi. Un amico giovane, alto e forte com'era. No, è suo figlio, il bambino che portavo sulle spalle. C'è un portico dove la mia famiglia si sedeva nelle caldi notte d'estate a bere birra, ma dov'è il distributore automatico da 5 centesimi, dove ho assaggiato il mio primo anacardo? Tutti i miei zii, le mie zie, tutti sono ancora qua, là fuori. Alcuni mi salutano con affetto o mi mandano un bacio. Che stretta al cuore. Volti che ho conosciuto e amato. Alcuni li temevo, altri mi hanno aiutato, incoraggiato, e anche quelli che mi hanno fatto torto, ma che avevano le loro ragioni, e io li perdono ancora una volta, perché ho imparato che l'unica persona che è impossibile perdonare è se stessi. Ora capisco che qui, questo posto che mi ha creato, non è affatto un posto ma voi, amici, colleghi, insegnanti, compagni di gioco, famiglia, vicini, tutte queste belle facce che mi danno il bentornato, perché non sono e non sarò mai altro che uno di voi.
Coppola si è poi commosso ascoltando le parole che gli hanno tributato colleghi, attori ed amici tra cui Robert De Niro, Al Pacino, Adam Driver, Harrison Ford, Morgan Freeman, Dustin Hoffman, Ron Howard, C. Thomas Howell, Diane Lane, Spike Lee e Ralph Macchio.