Sarah Michelle Gellar contro la misoginia del pubblico: "Ogni film Marvel con un cast di donne viene sempre fatto a pezzi"

Sarah Michelle Gellar è diventata un'icona sul finire degli anni '90, grazie alla sua interpretazione dell'adolescente Buffy, una bionda teenager che combatteva il male e uccideva vampiri. La serie di Buffy l'Ammazzavampiri è stata uno spartiacque nella serialità e ha portato sul piccolo schermo un personaggio femminile innovativo, ricco di sfumature e meravigliose contraddizioni. Mescolando insieme sovrannaturale e teen drama, Buffy è stata la dimostrazione che progetti con protagoniste femminili potevano avere un grande successo.

Sarah Michelle Gellar contro la misoginia che ancora oggi c'è nel mondo cinematografico

Nonostante l'attrice abbia riconosciuto la grande svolta che il Marvel Cinematic Universe ha dato al mondo dei cinecomic, portando sullo schermo supereroine come Captain Marvel, Black Widow e Wanda Maximoff/Scarlet Witch, c'è ancora molta strada da fare. Secondo Gellar, infatti, molto spesso progetti Marvel interamente guidati da donne o con cast a maggioranza femminile sono più spesso respinti o fatti a pezzi, una volta rilasciati sul mercato:

"Ogni volta che un film Marvel tenta di portare sullo schermo un cast femminile, viene fatto a pezzi...Sfortunatamente il pubblico non è ancora così accogliente. C'è ancora la mentalità del "supereroe", questo è un modo molto retrogrado di pensare." 

E, infatti, l'attrice ha subito portato come esempi Captain Marvel e la miniserie Ms Marvel, recensite in maniera molto negativa da IMdB e Rotten Tomatoes già molto prima della loro uscita. Questo perché in entrambi i progetti il ruolo da protagonista era affidato a una supereroina donna.