Popeye - Braccio di Ferro, "Sul set erano tutti strafatti", parola dell'ex-CEO di Paramount Pictures
Barry Diller è stato CEO della Paramount Pictures dal 1974 al 1984: in quei dieci anni ne ha viste di tutti i colori, tanto che ha scritto un'autobiografia. Presentandola, ha rivelato un dettaglio della lavorazione di Popeye - Braccio di ferro di Robert Altman, con Robin Williams e Shelley Duvall.

Il musical Popeye - Braccio di Ferro del 1980 è un piccolo UFO: casting perfetto (Robin Williams è Braccio, Shelley Duvall è Olivia), regia spiazzante addirittura di Robert Altman, sceneggiatura del cartoonist intellettuale Jules Feiffer, coproduzione delicata Paramount-Disney, coi decenni è diventato una stramba chicca da riscoprire. La sua lavorazione a Malta fu anche burrascosa, scopriamo oggi forse anche per un consumo di cocaina fuori parametro persino per il mondo di Hollywood, come ha rivelato l'ex-CEO Paramount, Barry Diller, ospite del centro culturale 92nd Street Y a New York, per presentare la sua autobiografia.
La cocaina dominava il set di Popeye, conferma il CEO Paramount
Barry Diller, CEO della Paramount Pictures dal 1974 al 1984, era in carica durante la lavorazione di Popeye - Braccio di ferro, che sforò il budget preventivato toccando i 20 milioni di dollari (più o meno 77 di oggi), ma riuscendo comunque a raccoglierne al boxoffice mondiale sui 60 (oggi oltre 230). Il musical con canzoni di Harry Nilsson non fu quindi tecnicamente un flop, ma le più alte aspettative di Paramount e Disney, sui rapporti spesa/ricavi, lo derubricarono a mezzo fallimento, rallentando persino la carriera di Altman. Presentando la sua autobiografia "Who knew?" (lett. "Chi l'avrebbe mai detto?"), Diller non ha avuto remore nell'indicare il set su cui circolò più cocaina...
Popeye. E comunque si vede. Se guardate Popeye è tipo un disco a 33 giri mandato a 78. La coca era ovunque. All'epoca il girato veniva fisicamente spedito. La pellicola veniva rimandata a Los Angeles per lo sviluppo, si girava a Malta. E scoprimmo che le pizze con la pellicola erano anche usate per spostare la cocaina avanti e dietro sul set. Erano tutti strafatti.
Nel caso di Robin Williams, questa non è una rivelazione: lo stesso compianto Robin ammise la sua dipendenza in quegli anni, aggiungendo che smise dopo lo shock della morte dell'amico John Belushi, avvenuta due anni dopo questo lungometraggio. Celebre la battuta di Robin, "La cocaina è il modo che usa Dio per dirti che stai facendo troppi soldi". Le parole di Diller sembrano confermate dalle vicissitudini legali del producer Robert Evans, che proprio nel 1980 fu arrestato per traffico di cocaina, dichiarandosi colpevole per uno sconto di pena, ma successivamente fermo nell'ammettere solo il consumo. Leggi anche Arriva un altro Popeye splatter nel divertente trailer vintage di Shiver Me Timbers