Inside Out 2, Kelsey Mann ha consultato un team di...teenagers per dar vita alle emozioni di Riley
Il regista di Inside Out 2, Kelsey Mann, ha rivelato di aver consultato un team di teenagers per poter riprodurre le emozioni di Riley in modo autentico.

Inside Out 2 è stato uno dei successi dell'estate cinematografica: il sequel Disney/Pixar che raccontava l'adolescenza di Riley alle prese con le nuove emozioni e le prime sfide di questo complesso periodo ha appassionato il pubblico. Il regista Kelsey Mann ha rivelato che per ricreare al meglio i sentimenti della protagonista si è avvalsa di un team di tutto rispetto: un gruppo di teenagers.
Inside Out 2, il regista Kelsey Mann è stata consigliata da un team di teenagers per ricreare le emozioni di Riley
La pellicola è un coming of age in pieno stile Pixar ed esplora i cambiamenti a cui Riley va incontro quando si affaccia all'adolescenza. Poiché si tratta di un periodo complesso e durante il quale fanno la loro comparsa nuove emozioni, il regista del film ha rivelato a Variety che ha cercato l'aiuto anche di un team di adolescenti per dar vita al mondo interiore di Riley, perché desiderava che il pubblico trovasse autenticità nell'assistere alle vicende narrate. L'intento del film, ha proseguito lil regista, era quello di poter essere apprezzato dal pubblico, indipendentemente dalla fascia d'età a cui appartenevano:
"Volevamo fare un film che tutta la famiglia potesse apprezzare, indipendentemente dall'età. Abbiamo cercato di scavare nelle nostre esperienze. L'ho fatto anche io: ho analizzato cosa ha significato per me vivere quell'età"
Dato che, nella sua visione, solo le adolescenti potevano comprendere pienamente i sentimenti di Riley, Kelsey Mann ha deciso di consultare un team di teenagers, così da dar vita a emozioni realistiche e che potessero descrivere i sentimenti complessi che iniziano a nascere durante l'adolescenza. Per far questo, il team creativo ha mostrato diverse versioni di Inside Out 2 a un team di adolescenti tra i 13 e i 16 anni, così da raccogliere i loro feedback:
"Volevo avere la loro prospettiva - ha dichiarato Mann - volevo qualcuno che avesse vissuto l'esperienza come avrebbe potuto farlo Riley. Abbiamo fatto una cosa davvero divertente in cui abbiamo riunito un gruppo di nove adolescenti. Ho convinto io lo studio a farlo"