Il Meglio di Te: amare, perdonare e dirsi addio nel film con Maria Grazia Cucinotta e Vincent Riotta
Parla di amore, perdono e addii il nuovo film di Fabrizio Maria Cortese, Il meglio di te, interpretato da un cast corale su cui spiccano Maria Grazia Cucinotta e Vincent Riotta. Nella colonna sonora un brano inedito di Giusy Ferreri. Il film è al cinema da oggi, 9 novembre.
- Il meglio di te: una storia che parla a tutti noi
- Il cast di Il meglio di te
- Il meglio di te: la canzone di Giusy Ferreri
Ci sono temi, dolorosi, inevitabili e al tempo stesso occasione di crescita e maturazione, che fanno parte del percorso di un essere umano e che il cinema a volte affronta con più o meno successo. Lo fa con molta sincerità e capacità di empatia anche Il meglio di te, il nuovo film di Fabrizio Maria Cortese che dirige un bel cast corale, capitanato da Maria Grazia Cucinotta e dall’attore italo-inglese Vincent Riotta, che si ritrovano su un set dopo molti anni, raccontando con toni diversi (un po’ dramma, un po’ commedia quando sembra che il melodramma stia per strabordare), ma essenzialmente con verità, una storia di amore, odio, riconciliazione, perdono e addio.
Il meglio di te: una storia che parla a tutti noi
Al centro de Il meglio di te c’è un grande amore, quello tra Nicole e Antonio, un imprenditore carismatico e di successo e una donna bella, brillante e volitiva. Ma l’amore, se tradito, può trasformarsi facilmente in odio e quando lei scopre le infedeltà del marito lo abbandona, si costruisce un’altra vita, trova un partner più tranquillo e dice addio anche alla propria casa, dove viveva con lui e dove il marito resta a vivere, assieme alla madre, di lei, affezionata al genero e attaccata al sogno di una famiglia da ricomporre. Un giorno Nicole riceve una chiamata: Antonio è disposto a ridarle la casa e ha fissato un appuntamento col notaio. Quando lei arriva, però, lo ritrova circondato di donne a lei sconosciute, oltre alla sorella di Antonio, con cui non ha mai avuto buoni rapporti e che è stata causa indiretta della rottura col marito. E’ furibonda e non vuole sapere più niente di tutto, finché scopre che l’uomo che ha tanto amato è malato terminale e vorrebbe che lei e le persone a cui ha fatto del male con la sua incoscienza lo perdonassero, e magari che lei potesse amarlo ancora.
Per il regista Fabrizio Maria Cortese, che ha pensato e scritto – con Maria Azzurra De Lollis, Marcello Cantoni e Carlo La Greca – la storia dell’addio di un uomo imperfetto ma molto amato e di una famiglia riunita nella peggiore delle circostanze, tutto nasce da un’idea nata da un dolore personale, ovvero la morte del padre, come lui stesso racconta:
Un po’ di anni fa, un uomo gravemente malato mi chiamò di notte per chiedermi come stessi e per dirmi che lui si sentiva molto meglio. Mi fece addirittura delle battute di spirito, quasi volesse farmi ridere. Sì, perché quello era il suo carattere. Poi mi domandò se avessi sentito i miei fratelli. Voleva tranquillizzarmi. Sapevo bene quali fossero le sue condizioni di salute, ma dopo quella telefonata riuscii comunque a riaddormentarmi subito. Era mio padre. Fece la stessa cosa con i miei fratelli. Chiamò anche loro subito dopo. All’alba mia madre ci disse che era morto. Sono passati tanti anni ma più volte mi è tornata in mente quella telefonata.
Nonostante il tema, Il meglio di te non è un film deprimente: ci si può semmai commuovere, soprattutto se si è passati attraverso certe dolorose esperienze. Dire addio a una persona cara significa anche trovare la forza di perdonarla per quello che, consciamente o meno, ci ha fatto di male, per le ferite che ci ha inferto, soprattutto perché il perdono permette a chi resta di andare avanti serenamente con la propria vita, senza trascinarsi dietro inutili rancori, che avvelenano l’anima di chi li prova. A Nicole non a caso la madre rimprovera di essere diventata dura, arida, scostante. Come se per liberarsi delle sue ferite volesse farle pagare al mondo intero. Invece, alla fine dei giochi, quello che conta è altro, l’amore che si è stati capaci di dare e di ricevere, prima di un ultimo, ignoto ed emozionante viaggio in solitaria. Il film di Cortese ci invita dunque a riflettere e a dare il meglio di noi: lo si può fare accettando di crescere, senza restare attaccati ai torti reali o presunti che abbiamo subito, alleggerendo il bagaglio che ci portiamo dietro.
Il cast di Il meglio di te
Quasi 30 anni dopo la sua folgorante apparizione ne Il postino, Maria Grazia Cucinotta ha raggiunto una maturità artistica e umana che dimostra col personaggio di Nicole, nel quale mette molto di sé, tanto che presentando il film ha tenuto a ringraziare il regista e il suo partner di scena con questa parole:
Ho letto un copione in cui, per motivi miei personali, ho scoperto qualcosa in cui ognuno di noi si può ritrovare e che ho avuto la tentazione di respingere perché fa paura riprovare quelle emozioni. Poi sono stata felice di averlo fatto, a tal punto che ho sofferto quando è finito il film perché è stato un percorso psicologico meraviglioso. Nel film si parla di amore a 360 gradi, l’amore di coppia, ma anche quello tra madre e figlia, tra padre e figlio, amori e rabbia e si parla di quanto portarsi quella rabbia dentro faccia continuare a commettere errori. E’ stato bello cucirci addosso questi personaggi, in una location meravigliosa circondata da un bosco, dove non c’era niente altro per chilometri e chilometri e quando tornavamo in albergo i nostri personaggi ci restavano addosso e continuavano ad evolversi, era un po’ come portarsi il lavoro a casa. Grazie anche a Vincent che ho ritrovato sul set oltre 20 anni dopo il mio primo film a Los Angeles (Los Angeles Cannes solo andata, ndr), poi non ci siamo più visti e ci siamo ritrovati quest’anno a girare altri due film insieme ed è stato come ritrovare un vecchio amico.
Vincent Riotta è un veterano dello schermo: nato in Inghilterra e formatosi lì come attore, non ha mai dimenticato le sue radici italiane e ha diviso la carriera tra i suoi due paesi. Una curiosità: all’inizio della carriera appariva con il suo vero nome, Vincenzo Ricotta. A 64 anni è stato interprete di oltre 100 titoli. Di recente lo abbiamo visto in Book Club – Il capitolo successivo, e lo vedremo nella serie tv Per Elisa – Il caso Claps. Nel film dà vita con estrema bravura ad Antonio, un uomo immaturo che non ha saputo forse capire cosa stava buttando via, come ci ha detto:
Secondo me, da come Fabrizio l’ha scritto, Antonio è un uomo che non ha la maturità che ha Nicole. Non ha la profondità di capire veramente il danno che ha fatto, vuole rimediare e lo ha capito fino a un certo punto, ma l’amore che lui trova alla fine non ha la forza, l’integrità di quello del personaggio di Maria Grazia. Quando lui dice “ho paura” è un bambino che ha bisogno della mamma.
Completano il cast, in tutto e per tutto corale, attrici note come Daphne Scoccia, che interpreta una giovane amante di Antonio che nasconde un grosso segreto, e che abbiamo apprezzato in film come Fiore, Il colpo del cane e nel recente Rido perché ti amo. La sorella, la zia Paola, è interpretata da Anita Kravos, che ha condiviso con Giusi Merli, bravissima e spiritosa nel ruolo della mamma, il set de La grande bellezza. Gli altri interpreti sono Simone Montedoro, Elvira Cuflic Basso, Vanessa Contucci e il piccolo Mattia Iasevolo.
Il meglio di te: la canzone di Giusy Ferreri
Per la title song del film, Fabrizio Maria Cortese ha chiamato Giusy Ferreri. La cantautrice è stata molto felice di questa opportunità e si è profusa in ringraziamenti, spiegando come è nata la sua prima collaborazione col cinema:
Ringrazio Fabrizio che mi ha dato l’opportunità di scrivere per un film, una cosa che desideravo tantissimo e una telefonata che aspettavo da tempo. Ed è stata una bella sorpresa perché non capita spesso di dover scrivere di argomenti così delicati, soprattutto quando si parla della perdita di qualcuno di caro. Era qualcosa che sentivo dentro e tenevo a freno, perché questi ultimi anni sono stati molto delicati, a partire da poco prima della pandemia, quando purtroppo sono venute a mancare diverse persone a me vicine e questo mi ha fatto riflettere tantissimo. Quando ho letto le prime tre stesure della sceneggiatura dove tutto veniva ricucito in modo particolare, ho poturo entrare benissimo nel personaggio di Nicole, per cui quando ho scritto il testo mi sono immedesimata in quelle che sono proprio le paure, la forza e l’orgoglio del suo personaggio e di Maria Grazia stessa. Per me è stato veramente molto bello e motivante. Quando è arrivata la telefonata sono stata molto sincera con Fabrizio. Gli ho detto “Non so quanto mi conosci, mi stai chiedendo una canzone, ma cosa ti aspetti? Una hit o vuoi qualcosa proprio di mio?” e mi ha reso molto felice e orgogliosa la risposta: “Lo voglio scritto da te”, “tu sai come scrivo io? Non scrivo le hit che mi capita di interpretare, sono più profonda, molto vera, molto diretta, così come anche musicalmente spesso e volentieri non sono troppo orecchiabile”. Per me questo è stato un grandissimo spunto, avevo da tempo quel tema musicale di pianoforte, lo stavo conservando dal 2005, lo avevo scritto in contemporanea a Ricordo, un brano inserito nel mio ultimo album Cortometraggi e musicalmente ricorda quelle cadenze sospese, ma non ero soddisfatta al tempo del testo che avevo scritto e ho deciso di conservare la musica per la giusta ispirazione. Il messaggio è poter portare dentro di sé un valore positivo e il meglio di tutte le persone, perché quando viviamo la quotidianità spesso e volentieri siamo autocritici e critici nei confronti degli altri, mentre è bello scoprire il bene di tutte le persone, che è la cosa più importante.
Vi mostriamo la clip della canzone Il meglio di te, ricordandovi che troverete il film, interamente girato in Basilicata, prodotto da Orange Pictures, Golden Orange Films, Sirius Studios e Rai cinema, in sala da oggi, 9 novembre, con Adler Entertainment. Sempre oggi, il brano "Il meglio di te", distribuito da Sony Music, sarà disponibile in radio e in digitale.