Il Joker di Heath Ledger, l'affettuoso ricordo di Michael Caine: "Performance storica, noi stessi pensavamo già all'Oscar"
Il grandissimo Michael Caine, ormai pensionato a 92 anni, ha appena pubblicato un'autobiografia dove copre anche brevemente la sua esperienza nel Cavaliere oscuro di Christopher Nolan, nella quale fu Alfred. Ricorda con affetto e partecipazione il lavoro di Heath Ledger nei panni del Joker.

A 92 anni, Michael Caine si è alfine dichiarato in pensione, nonostante il fuoriclasse inglese abbia dimostrato di avere sempre qualcosa da dare, anche in età avanzata: è stato per esempio Alfred nella trilogia di Christopher Nolan su Batman, e ha citato proprio quell'esperienza nell'autobiografia "Don't Look Back, You'll Trip Over" (lett. "Non guardarti indietro, sennò inciampi"). L'ha fatto non per parlare di se stesso, ma per raccontare l'atmosfera che si respirava sul set del Cavaliere oscuro e l'ammirazione che persino lui aveva verso Heath Ledger, interprete del Joker. Leggi anche Il Cavaliere Oscuro, Joaquin Phoenix aveva incontrato Christopher Nolan per discutere del ruolo di Joker
Il Joker di Heath Ledger "stese" anche Michael Caine
La performance di Heath Ledger in Il cavaliere oscuro del 2008 è avvolta nella leggenda. Purtroppo ciò si deve anche al destino dell'attore, che morì a soli 28 anni, prima ancora di rivedersi nel film finito. Riportando alla mente set e circostanze successive, nemmeno un veterano navigatissimo come Michael Caine cela una certa emozione, raccontando nella sua autobiografia qualcosa di quei mesi. Ledger vinse poi l'Oscar postumo nel 2009, ma secondo Michael non fu solo una compensazione morale. C'era del vero talento dietro quel genio del caos che portò sullo schermo. Sir Michael dice:
Era una persona amabile, molto gentile, umile. Mi chiesi come avrebbe mai interpretato il Joker, specialmente considerando quanto fosse iconico l'approccio di Jack Nicholson. Brillantemente, Heath incrementò il lato psicotico del personaggio, invece di inseguire le battute a effetto. Il suo Joker era profondamente malato, danneggiato, anche se non capivi mai esattamente perché, né capivi cosa stesse davvero cercando. [...] Come Alfred dice a Bruce: "Alcuni uomini vogliono solo guardare il mondo bruciare". E tutto questo era nella sua versione del personaggio: il trucco slavato, i capelli assurdi, la voce strana. Faceva paura. Mi lasciò proprio al tappeto quando lo vidi in azione, ero terrorizzato! [...] Col senno di poi, secondo me l'eccellenza di Heath ci fece migliorare tutti. [...]
Mi rende ancora triste pensarci, a oltre quindici anni di distanza. Un'overdose accidentale, una tragedia. Aveva solo ventotto anni quando è morto. Io non avevo nemmeno ancora fatto Zulu a quell'età [il film del 1964 che lo rivelò, ndr]. Se pensi a quello che avrebbe potuto ottenere, ti si spezza il cuore. [...] Eravamo tutti molto scossi, la promozione estiva del Cavaliere oscuro fu molto più intensa, perché tutti i giornalisti volevano parlare della sua morte. Fui molto felice quando gli diedero l'Oscar postumo, perché almeno sarà stato un po' di conforto per la famiglia. [...] Ma la verità è che tutti speravamo che avrebbe vinto un Academy Award e pensavamo che avrebbe dovuto, persino mentre giravamo. È una performance storica, e anche se la sua carriera è stata stroncata così presto, sarà ricordato come un grande attore, a parer mio.