Addio a Roger Corman: il gigante del cinema di genere si è spento a 98 anni
E' morto a Los Angeles a 98 anni Roger Corman, produttore e regista leggendario, alla cui scuola si sono formati i maggiori registi americani.
E' scomparso a Santa Monica in California il 9 maggio, ma la notizia è stata diffusa solo oggi, il leggendario regista, produttore e distributore (a lui si deve ad esempio se i film di Fellini, Bergman, Truffaut e Kurosawa sono arrivati in America) Roger Corman, cui tutti gli appassionati di cinema devono moltissimo. Autore di B-movie bellissimi e creativi come il ciclo di Edgar Allan Poe (con cui rilancia le carriere di leggende del cinema come Boris Karloff e Peter Lorre, ma utilizza anche Bela Lugosi), è l'uomo che ha dato la possibilità di farsi le ossa e il via alla carriere ai registi e agli attori della cosiddetta New Hollywood, da Jack Nicholson a Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Jonathan Demme, Joe Dante, Ron Howard, James Cameron, Peter Bodganovich, Monte Hellman, Curtis Hanson, John Sayles e moltissimi altri, che oggi gli dedicano riconoscenti tributi (con buona pace di un post fuori luogo e inutilmente rancoroso di Paul Schrader, di cui vi parleremo. E' difficile spiegare in poche righe chi è stato Roger Corman Noi ricordiamo di averlo incontrato tantissimi anni fa ad un'edizione del MystFest di Cattolica, ma Corman è stato spesso ospite dei festival del nostro Paese, a partire dal Fantafestival. La sua figura per impatto culturale è forse paragonabile solo a quella di Stan Lee, di cui ha condiviso la longevità.
Roger Corman: una vita di celluloide
Nato a Detroit, patria dell'industria automobilistica americana il 5 aprile 1926, dopo una formazione da ingegnere, Roger Corman scopre prestissimo l'amore per il cinema e si trasferisce a Hollywood dove inizia facendo vari lavori in televisione e investendo i suoi guadagni nella produzione del suo primo film, Monster From the Ocean Floor (1954). Corman si fa velocemente la fama di produttore e regista economico e in grado di trarre il meglio da budget risicati, anche se è più una necessità che una scelta. Dopo gli exploitation degli anni Cinquanta, realizzati sempre per conto terzi, nei Sessanta dirige tantissimi film, tra cui autentiche perle come I vivi e i morti da Edgar Allan Poe, scritto insieme a Richard Matheson, La piccola bottega degli orrori, Il pozzo e il pendolo, Sepolto vivo, L'odio esplode a Dallas, I racconti del terrore, I maghi del terrore, La vergine di cera, L'uomo dagli occhi a raggi X, La tomba di Ligeia, La città dei mostri (da Lovecraft), La maschera della morte rossa... un'infinità di titoli, tutti memorabili per un motivo e per l'altro. Come talent scout, Corman impiega alla sua scuola giovani promettenti che assume (e sfrutta dando loro però la possibilità di apprendere il mestiere in tutti i suoi aspetti) per montare i trailer, girare scene aggiuntive di film anche internazionali o contribuire a sceneggiature, che devono necessariamente rispettare dei budget ristrettissimi. Dopo la gavetta, offre loro la possibilità di firmare la regia, ed è così che hanno iniziato i grandi registi citati sopra e che a lui devono il debutto. .Tra i film che dirige e produce ci sono anche i biker movie,a partire dal pionieristico I selvaggi, del 1966, ispirato al Selvaggio con Marlon Brando, che precede il grande successo di Easy Rider ed è realizzato in piena era psichedelica (l'anno successivo per Il serpente di fuoco sperimenterà anche personalmente l'LSD: di questo scrive mirabilmente il suo amico ed esegeta Tim Lucas). Suoi complici in queste avventure su due ruote sono Peter Fonda, Bruce Dern, Diane Ladd, Dennis Hopper, Nancy Sinatra e Susan Strasberg. Sempre avanti ma sempre attentissimo a mandare avanti il business, Corman dopo l'esperienza con la Columbia e l'AIP,, nel 1970 diventa titolare della New World Pictures e in seguito della New Horizons. Il suo ultimo film da regista è Frankenstein oltre le frontiere del tempo. Nei Novanta e nei Duemila resta ostinato produttore di film a basso budget ma di assai minore qualità. Nel 1998 pubblica l'autobiografia "Come ho fatto 100 film a Hollywood senza mai spendere un dollaro" (ma il titolo originale parla di dime, ovvero un centesimo e ovviamente i film che ha fatto sono enormemente di più). Nel 2010 riceve un Oscar onorario e continua negli anni successivi ad essere omaggiato e celebrato in tutto il mondo per il suo straordinario contributo al cinema. Uomo intelligente, elegante e spiritoso, è stato molto amato, tranne da Paul Schrader che gli dedica un post rancoroso su FB scritto proprio in occasione della sua morte. Ve lo proponiamo, perché illustra alla perfezione il detto "un bel tacer non fu mai scritto" e perché tutti i registi con cui abbiamo parlato di lui nel corso degli anni lo ricordavano con gratitudine per aver dato loro fiducia quando le porte di Hollywood erano ancora sbarrate per loro. Noi lo ringraziamo di cuore perché è anche grazie a lui che abbiamo amato il cinema fantastico e i B-movies, spesso assai più geniali di film realizzati con budget enormi e star riconosciute
L'incredibile post di Paul Schrader
ROGER CORMAN. Evitiamo di essere troppo sentimentali su Corman. Perfino nei miei periodi di exploitation più estremi sono riuscito a far interessare Corman alle mie sceneggiature. Rolling Thunder è iniziato alla AIP ma poi è passato alla 20th (Century Fox). Roger non si è avvicinato a Tuta blu nemmeno con (la presenza di) Richard Pryor. Non appena hanno potuto, Coppola, Scorsese e Demme si sono allontanati dall'AIP. Roger era più bravo a esaltare la propria reputazione che a fare bei film o sostenere bravi registi.