The Young Pope arriva su Sky Atlantic, Paolo Sorrentino al lavoro sulla stagione 2
In onda dal 21 ottobre alle 21:15, la serie coinvolge gli attori Jude Law e Diane Keaton.
Alcune volte, anche le buone notizie non arrivano da sole. Nel giorno in cui The Young Pope debutta finalmente su Sky Atlantic, si scopre che il suo ideatore, sceneggiatore e regista Paolo Sorrentino sta lavorando a un secondo ciclo di episodi, trasformando potenzialmente quella che è stata presentata come una miniserie in una serie regolare.
In onda sul canale 110 di Sky da questa sera, ogni venerdì alle ore 21:15 con un doppio episodio per cinque settimane, e disponibile in streaming su Now TV e sulle altre piattaforme digitali della tv di Rupert Murdoch, The Young Pope racconta la storia di Lenny Belardo, alias Pio XIII, il primo Papa americano della storia, interpretato dal nominato all'Oscar Jude Law. Giovane e affascinante, la sua elezione sembrerebbe il risultato di una strategia mediatica semplice ed efficace del collegio cardinalizio. Ma, com'è noto, le apparenze ingannano. Soprattutto nel luogo e tra le persone che hanno scelto il grande mistero di Dio come bussola della loro esistenza. Quel luogo è il Vaticano, quelle persone sono i vertici della Chiesa, e il più misterioso e contraddittorio di tutti si rivela Pio XIII. Scaltro e ingenuo, ironico e pedante, antico e modernissimo, dubbioso e risoluto, addolorato e spietato, Pio XIII prova ad attraversare il lunghissimo fiume della solitudine dell'uomo per trovare un Dio da regalare agli uomini. E a se stesso.
"Una fumata bianchissima", come scritto da El País, e "La migliore interpretazione di sempre" di Law secondo The Times, "The Young Pope ha avuto per me e per noi tutti di Wildside, sin dal concepimento, la bellezza radiante e la sfida, per la sua complessità editoriale e produttiva, di una grande prima volta", afferma l'amministratore delegato Lorenzo Mieli in un comunicato. "È la prima volta che un grande autore scrive e dirige per intero una serie tv. La prima volta che una serie italiana viene co-prodotta dai più prestigiosi broadcaster americani ed europei. La prima volta che si racconta il Vaticano fuori dai registri del biopic oleografico o del thriller millenaristico. La prima volta che una società di produzione italiana investe così tanto, di proprio, in una serie a così alto tasso sia di ambizione che di rischio. Per non dire di Jude Law e Diane Keaton impegnati insieme, per la prima volta, in una serie televisiva. Con questo spirito, che è fatto di entusiasmo e grande fatica in parti uguali, abbiamo attraversato questo viaggio con Paolo, al fianco di Lenny. E in questo viaggio mi ha condotto sin dall'inizio una convinzione: che il centro e la forza di questa serie, dietro la tessitura narrativa del personaggio di Pio XIII, sia un potentissimo racconto d'amore. Una riflessione, cioè, su quell'amore bruciante incondizionato, allo stesso tempo sempre necessario e quasi impossibile da raggiungere, che va cercato come punto d'arrivo dell'esperienza umana. L'amore che divora l'uomo e lo compie, l'amore che quando c'è ci annichilisce e quando non c'è ci riempie di nostalgia. L'amore della nostra prima volta".
Una sfida vinta, a giudicare dal consenso e dall'entusiasmo che circonda l'opera, che alla luce di questo non può ritenersi conclusa. Mieli ha confermato a Variety che Sorrentino è al lavoro sulla seconda stagione, le cui riprese dovrebbero partire nell'estate del 2018. "Sta scrivendo le sceneggiature", ha detto. "Quando le avremo ricevute, ne discuteremo con Sky, HBO e Canal+", i quali dovranno decidere se ordinare ufficialmente la nuova stagione. Dal canto suo, Andrea Scrosati, capo dei contenuti a Sky, ha detto: "Naturalmente speriamo di farlo. Ma nulla è stato ancora firmato".