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The Vampire Diaries, Paul Wesley svela cosa pensa davvero del finale: "So che faccio arrabbiare i fan"

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Paul Wesley, l'interprete di Stefan Salvatore in The Vampire Diaries, ha detto la sua sul controverso finale che (ben otto anni dopo!) ha diviso il pubblico: ecco perché i fan ce l'hanno ancora con lui.

The Vampire Diaries, Paul Wesley svela cosa pensa davvero del finale: "So che faccio arrabbiare i fan"

Otto anni dopo la fine di The Vampire Diaries, Paul Wesley ha ancora qualcosa da dire su uno dei momenti più discussi della serie: la morte di Stefan Salvatore (dopo tanti anni non è uno spoiler, ma apprezzate il titolo spoiler-free dell'articolo). In una recente intervista con People, l'attore ha detto candidamente di essere rimasto soddisfatto del finale, a differenza di molti fan che non hanno gradito il tragico colpo di scena. "Sono davvero felice che sia morto (e ogni volta che lo dico, la gente si arrabbia tantissimo con me). È una cosa per cui ho davvero insistito", ha dichiarato senza mezzi termini sottolineando che questa sua posizione - su un momento che per lui rappresenta il coronamento ideale della storia del suo personaggio - fa ancora infuriare i fan.

The Vampire Diaries: Cosa pensa Paul Wesley del finale

Nel finale dell'amata serie The CW, andato in onda nel 2017 dopo otto stagioni, Stefan si sacrifica per salvare Mystic Falls da una devastante esplosione di fuoco infernale. Un gesto eroico che ha commosso (e sconvolto) milioni di spettatori, soprattutto quelli del "Team Stefan". Ma, per Wesley, quel sacrificio non solo era inevitabile, ma addirittura auspicabile. "Aveva vissuto per oltre 170 anni. A un certo punto, la sua storia doveva finire. Era un bravo ragazzo, sì, ma ha anche fatto molte cose terribili. Doveva riscattarsi", ha spiegato l'attore.

Tra queste "cose terribili", lo ricordiamo c'è il suo passato da ripper, un vampiro assetato di sangue incapace di controllarsi, noto per la sua crudeltà. Proprio per questo, Wesley crede che la redenzione di Stefan non potesse che concludersi con un atto di estrema generosità. Ma non è tutto. L'attore pensa anche che il triangolo amoroso formato da Stefan, Damon (Ian Somerhalder) ed Elena (Nina Dobrev) non potesse che arrivare a questa conclusione. "Se Damon fosse morto e Stefan fosse rimasto con Elena, i fan di Delena non me l’avrebbero mai perdonata. Sono contento di essermi risparmiato quel destino", ha scherzato.

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Cosa cambierebbe Paul Wesley nel finale della serie

C'è una sola cosa, forse, che Paul Wesley avrebbe cambiato nel finale di The Vampire Diaries. L'attore ha ammesso che forse sarebbe stato più poetico se entrambi i fratelli Salvatore fossero usciti di scena insieme. Ma ha anche ricordato la commovente reunion finale nell'aldilà, dove Stefan e Damon si ritrovano finalmente in pace. Tutto sommato, quindi si è detto soddisfatto.

Pensando al suo percorso nella serie, tuttavia, Wesley ha rivelato di identificarsi di più con un altro personaggio che ha interpretato: Silas, il suo oscuro doppelganger. "Stefan non rideva mai. Era sempre tormentato. Io invece ho un umorismo nero, secco, più vicino a Silas. Non sono il cattivo, ma di certo guardo le cose da un'altra prospettiva", ha fatto notare ponendo l'accento su una sua caratteristica che, a suo dire, ha sempre sfoderato durante gli incontri con i fan: il sarcasmo.

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  • Appassionata di Serie TV e telespettatrice critica e curiosa
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