Pinocchio, il film diretto da Matteo Garrone, con Roberto Benigni nei panni di Geppetto, è una nuova versione cinematografica della celebre fiaba di Collodi. Molto fedele al romanzo per ragazzi, pubblicato la prima volta nel 1881, il film ripercorre la storia del burattino dal naso lungo, sin dalla sua nascita per mano di Geppetto che ne ha intagliato le fattezze. Un tronco di legno che diventa marionetta e che acquisisce capacità motorie e intellettive, come un qualsiasi bambino in carne e ossa: questo è Pinocchio, anche se la sua carne è la corteccia e le sue ossa sono segatura. Nonostante il suo corpo sia duro come la quercia e la sua testa ancor di più, Geppetto si affeziona a lui come se fosse un bimbo vero, un suo figlio.
Ma il burattino non è il bambino obbediente e studioso che il suo papà falegname sperava. Spinto da un'irrefrenabile curiosità, da un carattere birichino e talvolta ingenuo, Pinocchio si ritroverà spesso nei guai, mettendo in pericolo anche lo stesso Geppetto...
I personaggi e le creature fantastiche del film sono realizzati all'insegna di uno straordinario realismo,combinando trucco prostetico ed effetti digitali grazie al talento del due volte premio Oscar per il Miglior Trucco Mark Coulier e della VFX Supervisor Rachael Penfold.
Nel cast del film il giovane Federico Ielapi nei panni di Pinocchio e Gigi Proietti come Mangiafuoco. Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini interpretano, invece, il Gatto e la Volpe, la coppia truffaldina che deruba l'ingenuo burattino.
Pinocchio è l'adattamento del romanzo per ragazzi “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” di Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista toscano Carlo Lorenzini. Sceneggiato dallo stesso Garrone, il nuovo film di Pinocchio segue di un anno e mezzo circa Dogman ma che albergava da anni nella mente del regista, che a tal proposito ha dichiarato: "Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film. Con il burattino di Collodi ci inseguiamo da quando, bambino, disegnavo i miei primi storyboard. Poi, negli anni, ho sempre sentito in quella storia qualcosa di familiare. Come se il mondo di Pinocchio fosse penetrato nel mio immaginario, tanto che in molti hanno ritrovato nei miei film tracce delle sue Avventure".
Questa nuova versione cinematografica di Pinocchio è molto fedele alla favola di Collodi, dalla quale prende in prestito anche personaggi “minori” (fra cui Lumaca, Civetta e Corvo), e trae ispirazione anche dallo sceneggiato di Comencini. Per il ruolo del giovane protagonista di legno, il regista ha scelto Federico Ielapi, che, nonostante la giovanissima età, ha già recitato in Quo vado?, Moschettieri del Re e Brave Ragazze. A trasformarlo nel burattino non sono stati prodigiosi effetti speciali ma un eccezionale make up artist: Mark Coulier, che in passato ha messo il suo talento a disposizione dei film di Harry Potter, di The Iron Lady e di Grand Budapest Hotel. Della fotografia si è invece occupato Nicolaj Brüel, già collaboratore di Matteo Garrone per Dogman, mentre alle scenografie ha pensato Dimitri Capuani, al quale non dobbiamo soltanto Dogman ma anche Il Racconto dei Racconti.
A giudicare dagli "ambienti" che vediamo nel trailer del film, Pinocchio ha dalla sua un giusto realismo e sembra un'opera artigianale nel senso più positivo del termine. I costumi sono opera di un'altra eccellenza: Massimo Cantini Parrini, che per Dogman si è aggiudicato l’European Film Award.
Il primo ciak di Pinocchio è stato battuto il 18 marzo del 2019 e Matteo Garrone ha cominciato a girare in Toscana per poi spostarsi in Puglia e nel Lazio.
Pinocchio pullula di attori strepitosi. Accanto a Benigni e a Ielapi ci sono: Gigi Proietti (Mangiafuoco), Rocco Papaleo (Il Gatto), Massimo Ceccherini (La Volpe), Marine Vacth (Fata turchina da grande), Alida Baldari Calabria (Fata turchina da piccola), Alessio Di Domenicantonio (Lucignolo), Maria Pia Timo (Lumaca), Davide Marotta (Grillo Parlante), Mastro Ciliegia (Paolo Preziosi), Gianfranco Gallo (Civetta), Massimiliano Gallo (Corvo), Marcello Fonte (Pappagallo), Teco Celio (Gorilla), Enzo Vetrano (Faina), Nino Scardina (Omino di Burro).
In quello che è il film che Matteo Garrone sognava da una vita, c'è spazio per le avventure, lo stupore, perfino per la meraviglia. Fedele, fedelissimo, anche troppo, al testo originale, Garrone costella il film con immagini di grande effetto, trova qualche intuizione narrativa notevole, e dipinge inquadrature di grande potenza visiva. Azzeccati anche molti dei personaggi, su tutti la Volpe di Massimo Ceccherini (anche co-sceneggiatore). A mancare, però, sono le emozioni, e la magia vera, schiacciate tra la voglia di illustrazione e le esigenze di un realismo che vorrebbe supportare il fiabesco. E alla fine questo Pinocchio è un film dove la testa e gli occhi vengono sempre, inevitabilmente, prima del cuore e della pancia. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Leggi la recensione completa del film Pinocchio.
Il regista e produttore Matteo Garrone, parlando della realizzazione dei personaggi, ha affermato: "Sono molto felice di aver avuto modo di collaborare con un grande artista come Mark Coulier, già impegnato nella realizzazione dei personaggi di Harry Potter e vincitore di due premi Oscar per Grand Budapest Hotel e The Iron Lady. Sapevamo di non voler ricorrere a tecniche digitali nella creazione dei personaggi di Pinocchio, e per questo motivo ci siamo affidati a Mark, che grazie allo special make-up è riuscito a restituire la magia e insieme il realismo delle creature immaginate da Collodi, sorprendendoci e trasportandoci in un’atmosfera fiabesca. Speriamo che quello stesso stupore arrivi al pubblico, e soprattutto agli spettatori più piccoli".
Toni servillo era stato considerato per il ruolo di Geppetto.
Le riprese del film sono inziate il 18 marzo 2019.
Per il ruolo della Fata Turchina inizialmente era stata considerata Matilda De Angelis che successivamente a malincuore, a causa di un cambiamento nel piano di lavorazione del film, non ha più potuto prendere parte al film.
Dal Trailer Ufficiale del Film:
Geppetto (Roberto Benigni): Avevo pensato di fabbricarmi con le mie mani, proprio da me, un burattino di legno!
Geppetto: Svegliatevi, m'è nato un figlio!
Donna: Così, da un giorno all'altro?
Geppetto: No, da un giorno all'altro, da un minuto all'altro!
Volpe (Massimo Ceccherini): Se lo seminiamo, nasce una piantina stracolma di zecchini!
Pinocchio (Federico Ielapi): Perché sei grande?
Fata Turchina (Marine Vacth): È un segreto!
Pinocchio: Io non voglio essere un burattino, voglio diventare un bambino come tutti gli altri!
Pinocchio: le origini del romanzo e le versioni per lo schermo
Prima di diventare il film di Matteo Garrone Pinocchio, la cronaca delle peripezie del burattino discolo che finisce nella pancia della balena era un romanzo per ragazzi intitolato “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” e scritto da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista toscano Carlo Lorenzini. La prima parte del libro fu pubblicata a puntate (o meglio in episodi) sul Giornale per Bambini fra il 1881 e il 1882, e Collodi, che definiva la sua opera “una bambinata”, era intenzionato a mettere la parola "fine" dopo l’ottavo episodio. Ma i lettori, che si erano appassionati alle vicende dell’impertinente protagonista, lo supplicarono di andare avanti. Così Lorenzini obbedì, ma impiegò due anni a concludere il romanzo, la cui prima edizione in volume venne pubblicata nel 1883 dalla Libreria Editrice Felice Paggi con illustrazioni di Enrico Mazzanti.
Anche se non è possibile collocare la vicenda di Geppetto & Co. in un anno preciso, il libro è ambientato nel passato, durante l'epoca del Granducato di Toscana, forse nel periodo di Leopoldo II° (1824-1859). Benché destinato ai bambini, “Le avventure di Pinocchio” ha avuto una serie letture piuttosto complesse: psicanalitica, esoterica e così via. Secondo alcuni si tratta semplicemente di un'allegoria della società moderna, caotica e corrotta. Quando uscì, il romanzo di Collodi non fu accolto entusiasticamente e ne fu sconsigliata la lettura ai più giovani. Nel corso degli anni (e dei secoli), la storia del burattino che diventa bambino fu però rivalutata e tradotta in moltissime lingue, tanto che è impossibile dire quante copie de "Le avventure di Pinocchio" siano state vendute dalla prima apparizione nelle librerie a oggi.
Piena di personaggi e movimentata com'è, la storia di Pinocchio ha sedotto diversi registi. Il primo a portarlo sul grande schermo è stato Giulio Antamoro. Il suo Pinocchio, uscito nel 1911 e ovviamente muto, vedeva, nei panni del protagonista, un adulto: l'attore francese Ferdinand Guillaume. Il primo film d'animazione, del 1936, si intitolava anch'esso Pinocchio, fu diretto da Umberto Spano e Raoul Verdini e rimase incompiuto.
Nel 1940 arrivò il film d'animazione della Disney, e alla stessa categoria appartiene Pinocchio di Enzo D'Alò, del 2012. Anche Totò si impadronì del personaggio, e in Totò a colori ripropose un suo famoso sketch di rivista in costume di burattino. Oltreoceano, il personaggio toccò in sorte a Mickey Rooney, che lo interpretò in un film musicale, e, più tardi, ispirò la commedia a luci rosse Le avventure erotiche di Pinocchio. Passando alla televisione, la favola di Collodi ha avuto una meravigliosa espressione ne Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini, sceneggiato in 6 puntate nel quale Nino Manfredi era Geppetto e Gina Lollobrigida la Fata Turchina. Nel 2002 è stata la volta del film di Roberto Benigni Pinocchio, con Nicoletta Braschi, Kim Rossi Stuart, Carlo Giuffré, Massimiliano Cavallari e Bruno Arena. Il burattino di legno era impersonato da Benigni, e proprio Benigni, come sappiamo, è il Geppetto del film di Matteo Garrone.
Attore | Ruolo |
---|---|
Roberto Benigni | Geppetto |
Federico Ielapi | Pinocchio |
Marine Vacth | Fata Turchina |
Gigi Proietti | Mangiafuoco |
Rocco Papaleo | Gatto |
Massimo Ceccherini | Volpe |
Alida Calabria | Fatina bambina |
Alessio Di Domenicantonio | Lucignolo |
Maria Pia Timo | Lumaca |
Davide Marotta | Grillo parlante |
Paolo Graziosi | Mastro Ciliegia |
Gianfranco Gallo | Civetta |
Massimiliano Gallo | Corvo |
Marcello Fonte | Pappagallo |
Teco Celio | Gorilla |
Enzo Vetrano | Faina |
Nino Scardina | Omino di burro |
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