La mia Africa, il film diretto da Sydney Pollack, racconta la storia di Karen (Meryl Streep), una giovane donna che, delusa da una relazione d’amore senza futuro, decide di partire per l’Africa. Una volta arrivata in Kenya sposerà il barone Bror Blixen (Klaus Maria Brandauer), col quale metterà su una fattoria per la produzione di latte.
Durante il viaggio incontra Denys Finch Hatton (Robert Redford), un cacciatore che ama vivere a contatto con la natura e con le creature che la abitano. Nonostante le aspettative della donna vengano disattese, perché il marito ha avviato nel frattempo una piantagione di caffè, Karen si affeziona rapidamente alla gente del posto, ai domestici, alla sua nuova casa e agli splendidi paesaggi africani.
Quando scoppia la Prima Guerra Mondiale il barone deve partire verso il confine, lasciando la moglie da sola. La lontananza le fa capire quanto sia forte il suo sentimento nei confronti del marito. Tuttavia l’idillio si rompe quando la donna scopre di essere malata di sifilide, a causa dei continui tradimenti del barone. Così torna in Europa per curarsi ma, una volta guarita, i medici la informano che non può più avere figli.
Passati due anni, trascorsi a insegnare ai bambini del luogo a leggere e a scrivere, Karen fa ritorno in Kenya e, dopo l'ennesimo tradimento di Bror, decide finalmente di buttarlo fuori casa. Nel frattempo si innamora di Denys che, pur ricambiando i suoi sentimenti, sente l’esigenza di allontanarsi perché in fondo è uno spirito libero. Questo provoca alla donna molta sofferenza, al punto tale che sceglie di lasciarlo per non stare troppo male.
Tutto precipita, però, quando un grande incendio distrugge l’intera piantagione di caffè, lasciando Karen completamente senza futuro…
"Dal libro di memorie della scrittrice danese Karen Blixen, Sydney Pollack ha ricavato un kolossal suggestivo e fluviale, romantico e spettacolare, ravvivato da una fotografia smagliante e da tre interpreti eccellenti. Fosse durato mezz'ora meno sarebbe stato perfetto. Sette Oscar, di cui due (film e regia) super e almeno quattro immeritati". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 6 settembre 2001)
Il film è ispirato all'omonimo romanzo autobiografico di Karen Blixen (1937).
I ricavi della prima serata di programmazione del film sono stati devoluti in beneficienza ad AMREF e African Wildlife Foundation.
La pellicola ha ricevuto nel 1986 numerosi premi, tra cui 7 Premi Oscar (su 11 candidature totali), 3 Golden Globes, 2 David di Donatello e un Nastro d’Argento.
Attore | Ruolo |
---|---|
Meryl Streep | Karen Dinesen |
Robert Redford | Denys Finch Hatton |
Klaus Maria Brandauer | Bror Blixen |
Michael Cough | Delamere |
Malick Bowens | Farah |
Kenneth Mason | Banchiere |
Mike Bugara | Juma |
Muriel Cross | Lady Delamere |
Graham Crowden | Lord Belfield |
Suzanna Hamilton | Felicity |
Job Jeda | Kanuthia |
Rachel Kempson | Lady Belfield |
Stephen Kinyanjui | Kinanjui |
Michael Kitchen | Berkeley Cole |
Joseph Thiaka | Kamante |
Mohammed Umar | Ismail |
Leslie Phillips | Sir Joseph |
Shane Rimmer | Belknap |
Donal McCann | Dottore |
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