Il Ponte delle Spie è un film del 2015 diretto da Steven Spielberg.
Il protagonista della vicenda è l'avvocato newyorkese James Donovan (Tom Hanks) che, nel bel mezzo della guerra fredda, si trova a dover difendere in tribunale la spia sovietica Rudof Ivanovic Abel (Mark Rylance).
Nonostante Donovan sia obbligato ad assicurare al suo assistito un processo imparziale ed una difesa adeguata, lo studio legale gli impone di raggiungere un verdetto a sfavore dell’agente segreto russo.
Pur sotto pressione a causa dell'impatto ideologico del processo, Donovan stringe un bel rapporto con l'accusato e, grazie alla sua arte oratoria, riesce ad evitargli la pena di morte. Quando Abel viene condannato a trent'anni di reclusione, Donovan protesta contro la corte, sostenendo che l'uomo possa essere una fonte di vitali informazioni per il governo americano. L’appello al ricorso ha esito negativo e Donovan si attira il malcontento dell’intero paese.
Qualche anno dopo, tuttavia, una lettera della Germania dell'Est indirizzata ad Abel potrebbe ribaltare le sorti del condannato. I sovietici, infatti, hanno catturato il pilota Francis Gary Powell (Austin Stowell) e sono disposti ad effettuare uno scambio.
Incurante dell'opinione pubblica, nonostante le forti lamentele di sua moglie, Donovan parte alla volta di Berlino per effettuare lo scambio sul Ponte di Glienicke. In Germania, tuttavia, l'avvocato viene a conoscenza dell'ingiusto arresto dello studente americano Frederic Pryor, che i sovietici hanno intenzione di strumentalizzare.
Donovan si trova così a dover giocare la partita più importante della sua vita, senza stravolgere i delicati equilibri internazionali...
La parte più bella del Ponte delle spie - splendido esempio di narrazione classica e lineare, dove la retorica è ancora qualcosa di nobile e dove sono personaggi e psicologie a trionfare sulla messa in scena - è la prima. Quella che va dall'arresto semi-hitcockiano della spia sovietica Rudolf Abel (un meraviglioso Mark Rylance, una sorta Harry Caul senza paranoie) alla sua incarcerazione, passando per l'introduzione del personaggio di Donovan e la sua nomina ad avvocato difensore dell’uomo più odiato d'America.
Lo è perché è quella nella quale il cinema di Spielberg è più fluido e cristallino, meno inquinato dalle esigenze di ricostruzione storico-politica della seconda, ma anche perché è lì che si costruiscono le fondamenta etico-filosofiche di Donovan: nel suo rapporto col lavoro, con la famiglia, nei suoi richiami alla deontologia e alla Costituzione fatti davanti ad agenti della CIA come a giudici della Corte Suprema. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Il Ponte delle Spie: leggi la recensione completa del film.
Agli Oscar del 2016, il film ottenne sei candidature e Mark Rylance trionfò come ‘Miglior attore non protagonista’.
I fatti narrati nel film sono realmente accaduti. A seguito dello storico scambio, il Ponte di Glienicke fu rinominato ‘il ponte delle spie’.
Attore | Ruolo |
---|---|
Tom Hanks | James Donovan |
Mark Rylance | Rudolf Abel |
Alan Alda | Thomas Watters Jr. |
Amy Ryan | Mary Donovan |
Billy Magnussen | Doug Forrester |
Eve Hewson | Carol Donovan |
Domenick Lombardozzi | Agente blasco |
Dakin Matthews | Giudice Byers |
Austin Stowell | Francis Gary Powers |
Michael Gaston | Williams |
Peter McRobbie | Allen Dulles |
Stephen Kunken | William Tompkins |
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