Il paziente inglese, è un film diretto da Anthony Minghella. Siamo alla fine della seconda guerra mondiale, in un monastero bombardato nella campagna italiana. Qui Hana (Juliette Binoche), un’infermiera della Royal Canadian Army, si prende cura di un uomo in fin di vita (Ralph Fiennes), deturpato da gravissime ustioni, che non ricorda il proprio nome e che lei chiama il paziente inglese, per via dell’accento britannico con cui si esprime. L'unico elemento che può dare qualche indizio sulla storia e l’identità dell’uomo è una copia del libro delle Storie di Erodoto che raccoglie, fra le pagine, note scritte a mano, fotografie e ricordi.
Mentre si prende cura di lui, Hana legge al paziente le pagine del libro, nella speranza di dargli un pò di conforto. Ma si accorge presto che i ricordi risvegliati sono struggenti e dolorosi, testimonianza di un passato complicato. Al paziente e l’infermiera si uniscono Kip (Naveen Andrews), un bellissimo artificiere sikh che l'esercito britannico ha inviato per bonificare il territorio da mine e bombe inesplose, e David Caravaggio (Willem Dafoe), un misterioso agente dell'intelligence canadese che per qualche ragione ha avuto in passato dei contatti con il paziente.
Fra gli elementi forniti dal libro, le rivelazioni di Caravaggio e i sofferti racconti del paziente, si riesce a ricostruire la sua identità. Si tratta del conte László de Almásy, un cartografo ungherese che prima della guerra esplorava il deserto del Sahara per mapparlo in una spedizione archeologica e di rilevamento della Royal Geographical Society. Del gruppo facevano parte anche degli inglesi: il suo caro amico Peter Madox (Julian Wadham) e Lord Geoffrey (Colin Firth) con la moglie Katharine (Kristin Scott Thomas), alla guida di un nuovo aereo di loro proprietà.
Fra Almásy e Katharine scoppia presto un amore proibito e intenso, che coinvolge entrambi sempre di più. Finchè un giorno, per paura che suo marito Geoffrey scopra tutto, Katharine interrompe bruscamente la relazione...
"Lasciamo l'estenuante finale alle signore, che si commuoveranno per 'Il paziente inglese' senza curarsi della recitazione da spot pubblicitario, della sceneggiatura da fotoromanzo e della nessuna verosomiglianza. Spiace solo che le più giovani torneranno a casa convinte che la Libia fosse una colonia tedesca e l'Italia una colonia canadese. (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 6/3/97) "Il film, diretto dall'inglese Anthony Minghella all'interno, però, delle strutture hollywoodiane, salvo un po' di mistero nella prima parte (sul 'paziente' e sui suoi precedenti), imbocca presto le vie battutissime ultracommerciali degli 'strappalacrime', privilegiando, nei modi, e nel gusto, soprattutto il kitch. Anche se molte tecniche (fotografia e musiche, specialmente) sono ineccepibili e se gli interpreti, spesso, sono di primordine". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 9/3/97)
Il film si ispirata al romanzo omonimo di Michael Ondaatje.
Il film ha ricevuto dodici nomination agli Oscar vincendone nove, tra cui miglior film e miglior regista, ha vinto cinque BAFTA Awards e due Golden Globe.
La famosa scena romantica fra Binoche e Andrews è stata girata ad Arezzo, nella Basilica di San Francesco dove la protagonista volteggia guardando rapita gli affreschi di Piero della Francesca.
Dallo scambio di idee nelle conversazioni fra il direttore del montaggio Walter Murch, che ha vinto un Oscar con questo film, e l’autore del romanzo su cui si basa la sceneggiatura Michael Ondaatje è nato un libro intitolato The Conversations: Walter Murch and the Art of Editing Film, pubblicato dallo stesso Ondaatje nel 2002.
La versione finale del film è composta da più di quaranta transizioni temporali.
Katharine Clifton (Kristin Scott Thomas): Amore mio, ti sto aspettando. Quanto è lungo un giorno al buio, o una settimana. Il fuoco è spento ormai e io sento un freddo orribile. Forse dovrei trascinarmi fuori ma poi ci sarebbe il sole. Ho paura che sto sprecando la luce per i dipinti e per scrivere queste parole. Moriamo. Moriamo. Moriamo ricchi di amanti e di tribù, di gusti che abbiamo inghiottito, di corpi che abbiamo penetrato risalendoli come fiumi, di paure in cui ci siamo nascosti come in questa caverna stregata. Voglio che tutto ciò resti inciso sul mio corpo. Siamo noi i veri paesi, non le frontiere tracciate sulle mappe con i nomi di uomini potenti. Lo so che tornerai e mi porterai fuori di qui nel palazzo dei venti. Non ho mai voluto altro che camminare in un luogo simile con te, con gli amici. Una terra senza mappe. La lampada si è spenta e sto scrivendo nell'oscurità.
Attore | Ruolo |
---|---|
Ralph Fiennes | Conte Laszlo de Almásy |
Juliette Binoche | Hana |
Willem Dafoe | David Caravaggio |
Kristin Scott Thomas | Katherine Clifton |
Naveen Andrews | Kip |
Colin Firth | Geoffrey Clifton |
Julian Wadham | Madox |
Jürgen Prochnow | Maggiore Muller |
Kevin Whately | Hardy |
Clive Merrison | Fenelon-Barnes |
Nino Castelnuovo | D'Agostino |
Liisa Repo-Martell | Jan |
Peter Rühring | Bermann |
Hichem Rostom | Fouad |
Torri Higginson | Mary |
Geordie Johnson | Oliver |
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