The Covenant: generosità e senso di colpa nel film di Guy Ritchie, una storia che vorremmo fosse vera
Disponibile su Prime Video, The Covenant, il nuovo film di Guy Ritchie racconta una storia denunciando l'operato dell'esercito USA in Afghanistan, soprattutto legato al momento del ritiro delle truppe in massa che ha permesso ai talebani di ritornare al potere.
Possiamo essere d'accordo che la vera essenza di Guy Ritchie, la sua migliore espressione in quanto filmmaker, sia quella che vediamo nei film in cui racconta un sottobosco britannico di gangster sopra le righe. Lo ha fatto agli esordi con Lock & Stock (1998) e Snatch (2000) imitando e personalizzando, meglio di chiunque altro, lo stile di Quentin Tarantino. I meno noti Revolver (2005) e RocknRolla (2008) sono da riscoprire, dopo i recenti The Gentlemen (2019) e Operation Fortune (2023). I due Sherlock Holmes (2009, 2011) sono divertenti e sovraccariche reinterpretazioni del classico investigatore londinese, più riuscite del medievale King Arthur (2017), ma pur sempre "terre di mezzo" nella filmografia di Ritchie che a volte sfida se stesso in territori diversi, come aveva fatto con l'infelice Travolti dal destino (2002).
Tra il brillante e sottovalutato Operazione U.N.C.L.E. (2015) e l'anonima live action di Aladdin (2019) che poteva firmare chiunque, Guy Ritchie ha diretto due titoli con uno stile asciutto e privi di ironia: La furia di un uomo - Wrath of Man (2021), con il suo attore feticcio Jason Statham, e The Covenant (2023) che segna la prima collaborazione con Jake Gyllenhaal. Il primo è un ottimo film d'azione drammatico, il secondo un serio ritratto del rapporto tra soldati USA e interpreti afghani durante la lotta contro i talebani. Entrambi i titoli sono disponibili alla visione su Prime Video.
Guarda subito The Covenant su Prime Video
Guarda subito La furia di un uomo - Wrath of Man su Prime Video
The Covenant: la storia (non vera) del film di Guy Ritchie
Guy Ritchie sceglie dunque di raccontare una storia di drammatica ambientata qualche anno addietro, quando l'esercito USA ancora occupava l'Afghanistan per liberarlo dall'oppressione dei terroristi talebani. In The Covenant il sempre bravo Jake Gyllenhaal interpreta il sergente John Kinley il quale, in uno dei suoi ultimi turni di servizio, viene incaricato di ispezionare un'area in mezzo alle montagne insieme al tuo team di soldati. Del gruppo fa parte anche Ahmed, a cui dà il volto l'attore Dar Salim, un interprete afgano che come tanti suoi connazionali aiuta gli americani sul territorio. Quando la loro unità cade in un'imboscata nemica, John e Ahmed vengono si separano dal gruppo. Il sergente è ferito e l'interprete rischia la propria vita pur di portarlo in salvo, percorrendo molti chilometri in un ambiente roccioso e ostile e con i nemici alle calcagna.
Il film prosegue cambiando registro più volte, mentre la narrazione si sposta da un punto di vista a un altro. Il cuore di The Covenant è il rapporto tra i due protagonisti. Per quanto possa sembrare una storia vera, in realtà non lo è, anche se chiaramente si ispira a molti fatti accaduti realmente, come ci segnalano le fotografie nei titoli di coda che ritraggono veri soldati americani insieme ai loro interpreti afgani. Il film è girato con estremo realismo e mostra una parte del lavoro svolto dall'esercito americano per scovare e distruggere i depositi di armi e i nascondigli dei terroristi. Dopo vent'anni di presenza sul suolo afgano, però, il governo USA "ha tolto il disturbo" lasciando di fatto il paese in mano ai talebani. Questi ultimi hanno ucciso più di 300 interpreti con le loro famiglie, puniti per aver servito il nemico che aveva promesso loro un visto speciale per l'immigrazione negli Stati Uniti.
The Covenant: il senso di colpa degli americani
"È un film su un autentico atto di generosità" racconta Guy Ritchie. L'idea di raccontare l'abbandono dell'Afghanistan da parte degli USA che lo hanno lasciato al proprio destino, ha trovato un'angolazione interessante basata su altruismo e senso di colpa. L'estenuante tentativo di fare qualcosa per l'uomo che lo ha aiutato, porta John Kinley quasi sull'orlo della follia a causa della burocrazia americana che non reagisce e non è programmata per avere sensibilità alcuna. Ritchie ha scritto il film insieme ai Ivan Atkinson e Marn Davis, gli stessi con i quali ha collaborato ai copioni di Operation Fortune, La furia di un uomo e The Gentlemen. Il regista spiega che "abbiamo dovuto fare molta attenzione affinché non sembrasse troppo zuccherato. Ho lavoro molto su questo aspetto. È quasi come se i due protagonisti non avessero alcuna sintonia e, anche dopo quello che passano insieme, continuassero a non piacersi. Per dirla tutta, che vadano d'accordo oppure no, non è importante. È quanto si rispettano che è importante".
Qui sotto il trailer di The Covenant, disponibile in streaming su Prime Video.