L'infinito, fra nostalgia e nuovi incontri: intervista con Umberto Contarello
Sceneggiatore di molti film significativi del nostro cinema, collaboratore di Paolo Sorrentino e Carlo Mazzacurati, Umberto Contarello esordisce alla regia anche come protagonista in una dolce ballata malinconinca di un uomo che si aggira per una città e i suoi ricordi. Lo abbiamo intervistato.

Un uomo si aggira per Roma nostalgico e dalla vita quotidiana solitaria. Vive più nel passato e nei ricordi che in un presente di sopravvivenza. È uno sceneggiatore che si è lasciato dietro le spalle i migliori lavori e momenti della sua carriera. Vagabondo e dolente ritratto, pieno di ironia e di incontri che lo colorano, L'infinito è l'anarchico esordio alla regia dello sceneggiatore Umberto Contarello, qui anche protagonista, in un film co-sceneggiato e prodotto da Paolo Sorrentino, con cui in passato a collaborato molte volte.
L'infinito è appena uscito in sala per PiperFilm, dopo la presentazione al BIF&ST di Bari, prodotto da Paolo Sorrentino con Numero 10, The Apartment una società del gruppo Fremantle, UMI Films. Umberto Contarello è anche interprete principale, nel ruolo di “Umbe”, insieme a Eric Claire, Carolina Sala, Margherita Rebeggiani, Lea Gramsdorff, Stefania Barca, Alessandro Pacioni, Tahnee Rodriguez, Lena Guerre, con Bruno Cariello, con la partecipazione di Manuela Mandracchia, Tony Laudadio, Antonio Piovanellie con l’amichevole partecipazione di Dario Cantarelli.
Abbiamo incontrato Umberto Contarello in questo video intervista.