Joe Don Baker: il grande caratterista americano specializzato in ruoli da duro è morto a 89 anni
All'età di 89 anni è morto il caratterista americano Joe Don Baker, attore in tantissimi film tra cui tre di James Bond e Mars Attacks! di Tim Burton.

Il cinema, senza gli attori caratteristi, sarebbe molto più povero, anche per questo ogni volta che uno di loro scompare ci sembra giusto ricordarlo. Perché, anche se non diventano mai protagonisti, sono le loro facce che ci restano impresse al pari di quelle delle star quando vediamo un film. Uno di questi, e dei più bravi, era l'americano Joe Don Baker, dela cui morte, avvenuta il 7 maggio, come spesso accade, si è venuti a conoscenza solo molto dopo. Il suo volto riconoscibilissimo lo abbiamo visto in tantissimi telefilm e film per il cinema. La sua ultima performance risale al 2012 nel bel film di Jeff Nichols, Mud, con Matthew McConaughey e Ty Sheridan, per cui vinse il Robert Altman Award, ma sono molte altre le sue apparizioni che ci restano nel cuore. Proviamo a ricordarle insieme.
Jon Don Baker: una lunga e luminosa carriera da caratterista
Texano di nascita, per studiare recitazione Jon Don Baker si trasferisce a New York dove si diploma all'Actors' Studio, di cui rimarrà membro per tutta la vita. Nella sua carriera ha avuto anche qualche ruolo protagonista, ma è ricordato soprattutto per la caratterizzazione dei suoi personaggi, in parti in genere da duro, da entrambi i lati della legge. Dopo gli inizi a teatro diventa subito un volto noto in tv, apparendo in telefilm come Bonanza, Storie del vecchio West e La grande vallata. Escludendo la partecipazione non accreditata in Nick Mano Fredda, nel 1967, arriva al cinema col western Le pistole dei magnifici sette. In tv lavora tra le altre in alcune delle serie preferite da Tarantino, come Lancer (proprio nell'episodio citato in C'era una volta... a Hollywood dove il suo ruolo è ricoperto da Rick Dalton/Di Caprio) e F.B.I. e ancora nel western Ai confini dell'Arizona. Nel 1972 è nel cast di L'ultimo buscadero di Sam Peckinpah, e l'anno successivo ha un ruolo di rilievo nell'heist movie di Don Siegel Chi ucciderà Charley Varrick? ed è protagonista di Un duro per la legge, film nato come exploitation che ottiene un inatteso successo commerciale e gli dà visibilità. Promosso a protagonista, lo è anche in Senza capo d'accusa, Percorso infernale e La collina della vendetta. Tra i suoi film di rilevo del decennio successivo, gli anni Ottanta, ci sono Il migliore, Fletch - Un colpo da prima pagina, la miniserie tv Edge of Darkness per cui viene candidato al BAFTA, Legge criminale e la sua prima apparizione in un film di James Bond, 007 - Zona pericolo con Timothy Dalton, dove interpreta il villain. Nel 1991 viene diretto da Martin Scorsese nel remake Cape Fear - Il promontorio della paura. Ben Stiller lo dirige in Giovani, carini e disoccupati e nel 1993 interpreta il suo secondo film di Bond, GoldenEye, con Pierce Brosnan. Nel 1996 è il padre del protagonista, interpretato da Lukas Haas, in Mars Attacks! di Tim Burton. L'anno dopo è nel cast del suo terzo Bond, Il domani non muore mai, ancora con Pierce Brosnan, dove riprende il ruolo dell'agente della CIA Jack Wade. Continua a lavorare stabilmente, anche se con meno frequenza, fino al 2012, quando chiude con Mud la sua bella carriera.