Io Non Sono Nessuno: arriva al cinema la storia di Mariasilvia Spolato, prima donna a dichiararsi omosessuale in Italia
Diretto da Geraldine Ottier, Io non sono nessuno è un film biografico su una delle pioniere del movimento per i diritti LGBT, al cinema dal 6 marzo 2025, distribuito da Green Film

- Io non sono nessuno: la necessità di raccontare questa storia
- Io non sono nessuno: le parole degli attori
- Io non sono nessuno: trama e trailer del film
Questo è uno di quei casi in cui un film indipendente italiano guadagna notorietà circolando per i festival cinematografici internazionali per poi riuscire a conquistare la meritata distribuzione nei cinema. E in più, toccando un tema importante e delicato come quello dell'omosessualità. Dopo essere transitato in programmazioni festivaliere in Spagna, Finlandia, India, Brasile e selezionato in Italia al Florence Queer Festival e all'Asti International Film Festiva, Io non sono nessuno arriva nelle sale il 6 marzo, distribuito dalla società Green Film di Salvatore Scarico, in tempo per festeggiare la Giornata Internazionale della Donna.
Scritto e diretto da Geraldine Ottier, il film racconta la vera storia di Mariasilvia Spolato che ha lottato per i diritti LGBT facendosi portavoce di tutti coloro che cercavano semplicemente di essere se stessi. Insegnante di matematica, femminista e attivista LGBT negli anni 70, Spolato manifestò nelle strade durante la celebrazione della Festa della Donna dell'8 marzo 1972, sbandierando uno striscione con su scritto "Fronte di liberazione omosessuale". La foto che la ritrasse fece il giro di tutti i giornali e creò il panico in una società che non aveva gli strumenti intellettuali né emotivi per reagire. La donna venne licenziata, allontanata dalla famiglia e sola decise di vivere ai margini come una senzatetto per quarant’anni.
Erica Zambelli è l'attrice che interpreta Mariasilvia Spolato e accanto a lei troviamo Martina Carletti nel ruolo del suo grande amore Valeria. Del cast fanno parte anche Graziano Scarabicchi, Susanna Marcomeni, Piero Grant, Roberta Garzia, Marina Marchione, Morena Gentile, Corrado Taranto e Ernesto Mahieux. Io non sono nessuno è prodotto da Manuela Montella per Tyche Productions srl ed è stato girato in provincia di Roma tra le cittadine di Velletri, Lariano, Grottaferrata, Frascati, Colonna e Castel Gandolfo.
Io non sono nessuno: la necessità di raccontare questa storia
L'autrice del copione e regista del film Geraldine Ottier così scrive parlando di Io non sono nessuno:
Era il 2018 quando lessi per la prima volta la storia di Mariasilvia Spolato. Non so perché mi colpì più di altre, pensavo e ripensavo alla sua libertà, alle sue scelte, alla sua dignità. Ho deciso di scrivere questo film per raccontare a tutti la sua incredibile storia, le sue lotte, il suo coraggio, ma anche le sue fragilità, l'amore, la delusione e soffermarmi sul suo dolore, un dolore talmente forte da portarla alla follia.
Ho scelto la fotografia come filo conduttore per narrare questa storia, dal primo flash del fotografo che ci trasporta nella vita di Mariasilvia, alle fotografie che lei stessa scatta ai suoi affetti, unica testimonianza a ricordo del loro passaggio. Ironia della sorte, sarà proprio una fotografia a rovinarle la vita.
Mariasilvia si è emarginata dalla società e ha vissuto sui treni per venti anni. Mi sono domandata più volte il perché di questa scelta. Certo, erano un riparo caldo e sicuro, ma credo che, ci fosse qualcosa di più profondo
La mia personale spiegazione è stata che il rumore del treno fosse l'unica cosa che riuscisse a sovrastare e attutire il suono delle voci nella sua testa.
I treni compaiono spesso tra una scena e l'altra; questo perché il treno è un po' una metafora della vita.
La vita stessa è un treno che viaggia, si ferma e riparte, ha i suoi cambi e suoi binari, nel nostro tragitto ci saranno persone che saliranno e altre che scenderanno.
Io non sono nessuno: le parole degli attori
Con queste parole Erica Zambelli descrive il suo personaggio, la prima donna in Italia ad essersi dichiarata omosessuale:
C'è una cosa di Mariasilvia che mi ha colpita fin da subito ed è la sua immensa dignità. Si è isolata dal mondo, si è messa in un angolo rendendosi invisibile, senza odiare nessuno, senza essere vittima ma lottando per trovare una sua pace sempre in nome di una LIBERTÀ, per cui si è battuta. All'inizio ero spaventata all'idea di interpretare un personaggio così forte, complesso, unico, ma più la studiavo, più mi avvicinavo a lei tanto da sembrarmi di conoscerla. Ho sofferto con lei, ho pianto, mi sono arrabbiata, ho cercato di capirla, ho scavato dentro le mie emozioni per restituirle al meglio la dignità che merita.
Martina Carletti sul personaggio di Valeria:
Valeria mi rimarrà sempre nel cuore, mi ha permesso di confermare quanto nella vita sia importante non reprimere le proprie emozioni perché ciò può solo farci ammalare. Vivere un'infelice solitudine fatta di illusioni, verità non dette e falsi sorrisi.
È un personaggio che ho amato e odiato alla stesso tempo, per la sua voglia di sperimentare e la sua leggerezza che poi cosi leggerezza non era. È rimasta intrappolata nell'assenza di quel coraggio che tutti noi dovremmo avere almeno una volta nella vita, per superare quel limite che potrebbe portare ad un nuovo inizio, oltre i quale la vita si risveglia, torna a colori e non rimane più in bianco e nero, ma si lasci assaporare nelle sue mille sfumature. Non è riuscita a trasformare le sue debolezze in forza, a sovrastare i pregiudizi della gente, a darsi la possibilità di scoprirsi. Si è creata la sua stessa gabbia, questo è ciò che più mi rammarica di lei.
Spero che Valeria possa essere un esempio per gli altri, aiutarti a capire bene quali porte chiudere, quali lasciare aperte o a volte anche solo riparare. Nella vita si sbaglia, si sa, ma c'è anche la possibilità di chiedere scusa, perdonare o semplicemente accettare.
Questa invece la dichiarazione di Graziano Scarabicchi sul personaggio di Filippo che interpreta nel film:
Filippo è uno di quei personaggi per i quali non puoi non provare da subito una forte simpatia. È una precedenza colorata e numerosa, che sembra stagliarsi contro to sfondo di una società grigia che ci vuole tuti uniformi. Con ogni suo gesto o parola, sembra urlare al mondo "lo sono cosi, fatevene una ragione". Ma sembra, appunto. Non è stato facile, come interprete, venire a patti con la decisione di Flippo di mollare se stesso per rientrare nei ranghi grigi della società. Dentro di noi, vogliamo tutti essere portatori di messaggi importanti "non ti perdere", "lotta per il mondo che vuoi". Ma non siamo tuti eroi e la realtà è che è spaventoso stagliarsi da soli contro gli altri. Mentre è molto umano voler soltanto vivere. Flippo va perdonato, non condannato.
Io non sono nessuno: trama e trailer del film
Parità di genere, diritti civili, diritti umani, femminismo, lotta, violenza, mobbing, libertà, coraggio, dignità: questi sono i temi chiave del film. Il film si incentra sulla vita di Mariasilvia Spolato e sui personaggi intorno a lei che vengono in qualche modo (anche loro) schiacciati da una società arcaica e priva di empatia. L’emarginazione e la paura del “diverso” a causa della propria sessualità sono temi importanti in quanto ancora oggi ragazzi e ragazze vengono cacciati di casa perché omosessuali. Nel film si racconta anche di un episodio di aggressione omofoba, proprio come quelle avvenute negli scorsi giorni. Il film è ambientato negli anni 70 eppure, nonostante sia passato più di mezzo secolo questi temi sembrano ancora così tristemente attuali.
Qui sotto il trailer di Io non sono nessuno.