I mondi di Gina: dal 9 giugno all'8 ottobre una splendida mostra omaggia Gina Lollobrigida
Inaugura il 9 giugno nella suggestiva cornice dell'Istituto Centrale per la grafica, a Palazzo Poli, I mondi di Gina, mostra fotografica (ma non solo), per raccontare la straordinaria Gina Lollobrigida, diva dai molteplici talenti.
- La struttura della mostra I mondi di Gina
- Il catalogo, gli orari e i biglietti
- Hanno detto di Gina Lollobrigida
Di mostre dedicate ai grandi protagonisti del nostro cinema, in questi anni, ne abbiamo viste tante, ma poche ci hanno coinvolto emotivamente come I mondi di Gina, dedicata a Gina Lollobrigida, scomparsa il 23 gennaio di quest'anno, che apre al pubblico venerdì 9 giugno nella bellissima sede dell’Istituto Centrale per la Grafica di Palazzo Poli, proprio a lato della Fontana di Trevi, e resterà aperta fino al 9 ottobre. Forse perché a volerla e organizzarla sono state soprattutto donne - il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni con la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia – e molte altre che hanno collaborato alla sua realizzazione, ma ci ha colpito proprio lo sguardo, sensibile e capace di scegliere tra migliaia di immagini per raccontare attraverso le foto - e non solo - lo straordinario percorso artistico e umano di una diva/antidiva, dotata di una bellezza naturale rara e di innata eleganza, una re-Gina, perfetta rappresentante del glamour degli anni Cinquanta e Sessanta, ma anche benefattrice, eccezionale fotografa, scultrice di talento, cantante e molto altro. Una donna di rara gentilezza, intelligenza, carattere e simpatia, capace di incontrare, con lo stesso interesse umano, i grandi del mondo e i dannati della terra, i bambini e gli adulti, le star di Hollywood e la gente comune, interessata al mondo nel suo insieme.
In una vita vissuta tutta sotto gli occhi dei paparazzi e delle telecamere, Gina, o la Lollo, come era conosciuta anche all’estero, si prendeva la sua rivincita quando poteva camuffarsi e scendere per strada, tra la gente, a immortalarla con la sua fotocamera, in splendidi scatti in bianco e nero che raccontano un paese meglio di tanti film: meraviglioso in questo senso il suo volume Italia Mia, che possiamo sfogliare nella mostra, e che raccoglie foto incredibili che sono anche documenti di costume, all’altezza di quelle di colleghi fotografi più celebrati, da lei scattate in tutto il paese. Ma le sorprese di questa mostra fotografica non si esauriscono qua: assenti per motivi legali i lavori fotografici di Gina Lollobrigida, sono presente molte foto in cui la vediamo, fin dagli inizi della sua carriera, con la macchina fotografica in mano, ritrarre i suoi celebri compagni di lavoro e le modelle che posano per lei. Come se questo suo spostarsi dall’altra parte dell’obiettivo le permettesse forse di comprendere come il mondo esterno vedeva lei e di sottrarsi per un po' al suo occhio indiscreto. Lei stessa diceva che voleva essere ricordata principalmente come artista. Del resto, dagli studi all’Accademia di Belle Arti in poi, tale era rimasta per tutta la vita. Ben descrive la senatrice Lucia Borgonzoni lo spirito che aleggia su questa mostra e la sua protagonista: “Un simbolo di emancipazione e intraprendenza al femminile, una donna che attraverso l’arte si è saputa reinventare regalandosi nuove vite, che le hanno consentito di esprimersi a tutto tondo e di raggiungere nelle arti figurative una caratura artistica impensabile, all’epoca, per una star del cinema internazionale: una femminista ante litteram”.

La struttura della mostra I mondi di Gina
Al primo piano di Palazzo Poli, le stanze si aprono su un pavimento nero a specchio dove alle pareti sono valorizzate al meglio le foto e i ritratti, alcuni celebri altri meno, che ritraggono Gina Lollobrigida e il suo mondo. Bellissima l’idea di mettere al centro delle stanze dei giganteschi totem dove si proiettano video speculari, che raddoppiano l’immagine dell’attrice. Ma non ci sono solo foto; al piano terra una comodissima sala cinema presenta filmati dell’Istituto Luce e delle Teche Rai, dove vediamo Gina cantare e ballare, ricevere premi o assediata dalla stampa quando si reca in tribunale per la dolorosa causa di divorzio dal marito. Ci sono anche tante immagini di lei col figlio bambino (presente oggi all’inaugurazione col nipote dell’attrice), con gli animali, coi colleghi e con gli amici, in momenti pubblici e privati. Fa un certo effetto vederla non solo con gli attori e i registi italiani, ma anche con Marilyn Monroe, Salvador Dalì, Audrey Hepburn, la regina Elisabetta, Madre Teresa, John Huston e tantissimi altri, in abiti da scena e nelle sue splendide mises arricchite dai gioielli di cui era appassionata. Al primo piano sono esposti anche alcuni splendidi abiti creati da Gattinoni per lei e due meravigliosi costumi da lei indossati per i film Venere imperiale e La donna più bella del mondo. Di nuovo al piano terra, si entra in una sala che espone le copertine delle riviste che le sono state dedicate (“La Lollo era la Lollo, nessuno faceva più notizia di lei e il 40 per cento delle copertine dei rotocalchi aveva la sua immagine", ha detto il re dei Paparazzi Rino Barillari ricordandola), alcuni preziosissimi gioielli di Bulgari e un’intera parete dedicata alla Venere Imperiale, inclusa una scultura di Paolina Bonaparte realizzata dalla Lollobrigida. La cui personalità unica ed ammaliante sembra emanare dalle immagini stesse, creando una specie di sindrome di Stendhal al visitatore.
Il catalogo, gli orari e i biglietti
La mostra è accompagnata da un bellissimo catalogo edito da Marsilio Arte, in libreria dal 20 giugno, ricco di foto, aneddoti, interviste e saggi. La copertina rappresenta una celeberrima foto della diva, parte di un servizio fotografico realizzato dallo Studio Luxardo. La mostra è aperta dalle 9 alle 19 dal martedì alla domenica e il biglietto intero costa 8 euro (ma ci sono molte riduzioni). Ma non finisce qua, perché la mostra andrà anche all’estero e Il progetto legato a Gina Lollobrigida comprende altre attività successive che si terranno durante la Mostra del Cinema di Venezia: una seconda esposizione fotografica che celebra Gina assieme ad Anna Magnani, una proiezione di un suo film restaurato (La provinciale di Mario Soldati, girato a Lucca) e la presentazione di un premio dedicato ai giovani talenti nel campo dell’arte, della moda, del design e della fotografia.

Hanno detto di Gina Lollobrigida
Sul catalogo troviamo anche le testimonianze di chi l'ha conosciuta e lavorò con lei. Stefano Dominella – Presidente della Maison Gattinoni Couture racconta, tra l’altro “La star aveva appena finito di girare il film “Venere Imperiale” interpretando il ruolo di Paolina Bonaparte e la Gattinoni creò per lei degli abiti da sera in stile impero cambiando la sua immagine. Quel taglio sotto il seno dette vita allo “stile Lollobrigida” che accompagnò la star durante tutta la sua straordinaria carriera”, Ed ancora, tra le testimonianze presenti, anche quella di Jacopo Peruzzi di Costumi d’Arte che realizzarono gli abiti per i film più importanti dell’attrice, di Marina Cicogna e di Jean-Christophe Babin, AD di Bulgari che ricorda: “I gioielli Bulgari esposti ne I mondi di Gina provengono dall’Archivio Storico della Maison ed erano parte della sua collezione personale. Gli orecchini con smeraldi, in particolare, sono stati riacquistati nel 2013 a un’asta i cui proventi sono stati devoluti dall’attrice alla ricerca sulle cellule staminali. Questo gesto così nobile testimonia come il successo e la fama non avessero scalfito la sua capacità di essere a contatto con la realtà”.
Per riscoprire questa donna e artista straordinaria, il cui lascito è ancora tutto da catalogare, vi invitiamo a visitare I mondi di Gina, che fa capire l'impatto internazionale di questa ragazza ciociara intelligente, volitiva ed eclettica, che ha sempre deciso da sola la direzione che doveva prendere la sua vita e ha rappresentato al meglio il nostro Paese.
(foto 1: ©Studio Luxardo, foto 2 interna: ©Keystone/Getty Images, foto 3 interna: ©Istituto Luce)