Beetlejuice, dopo quel film Winona Ryder è stata vittima di bullismo
Winona Ryder deve la sua forte popolarità a Beetlejuice, ma ricorda come in realtà quel film abbia attirato attenzioni poco gradite durante l'adolescenza.
Winona Ryder è di ritorno al cinema con il sequel di Beetlejuice (intitolato per l’appunto Beetlejuice Beetlejuice). Un successo inaspettato che ha colpito persino Tim Burton e che poi avrebbe convinto il regista a considerare un sequel seppur a distanza di 36 anni. Nonostante l’attesa, Beetlejuice è di ritorno sul grande schermo. Ragionando su quel successo iniziale, Winona Ryder ha confessato ai microfoni di Esquire UK che, tempo addietro, non è stato facile gestire tutta quella popolarità e di essere stata vittima di bullismo.
Beetlejuice Beetlejuice, Winona Ryder ricorda il bullismo vissuto a causa del film
Anche se oggi il nome di Winona Ryder è ormai un’istituzione nella storia del cinema, tempo fa non era esattamente così. La popolarità è arrivata d’improvviso, l’ha travolta come succede spesso alle giovani star. Ed è accaduto per merito (o a causa) di Beetlejuice – Spiritello Porcello, un film del 1988 che ha generato forte interesse nei suoi confronti. In una recente intervista ad Esquire UK, l’attrice ha ricordato come in realtà quel film abbia rappresentato anche un ostacolo per la sua carriera. Questo perché la macchina dell’intrattenimento aveva già deciso per lei quale fosse la strada da seguire, mentre i film che avevano davvero un valore ai suoi occhi sembravano essere sempre più distanti.
Non mi sto lamentando in alcun modo. Ma c'è stato un periodo in cui ho sentito che sarei stata una distrazione. L'ho capito. Sicuramente negli anni Novanta me ne sono resa conto. E c'è stata anche una sensazione di cambio di guardia. Quando si invecchia subentrano queste nuove attrici più giovani. Ti viene inculcato quanto le attrici possano essere usa e getta e che hanno una data di scadenza. Lo senti dire in continuazione.
Non è stato facile neppure gestire la sua vita sentimentale, poiché quella forte popolarità diventava motivo di allontanamento. “Cercare di convincere qualcuno a ignorare il rumore che mi circondava era difficile. Lo vedevo nei loro occhi. Ho perso molti progetti per questo motivo”, ha rivelato. Quando poi è arrivato il momento di Beetlejuice, il cui ruolo di Lydia ha dato una forte spinta alla sua carriera, i suoi compagni di classe l’hanno resa un bersaglio:
Ricordo di aver pensato che avrebbe cambiato il mio status e invece ha peggiorato le cose. Mi dicevano: 'Sei una strega! Sei un mostro!'. Questo ha amplificato la situazione. Io pensavo: ‘Ma sono in un film’.