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Le migliori Serie TV del 2023

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Quali sono state le migliori Serie TV dell'anno, quelle che ci hanno emozionato, divertito, sorpreso? Nel 2023, un anno difficile per la tv, tante storie di ordinaria follia, ma sempre con tanta umanità. Perché ne abbiamo bisogno.

Le migliori Serie TV del 2023

Non si può nasconderlo: il 2023 è stato un anno difficile per l'industria dell'intrattenimento. Quella di Hollywood in particolare, segnata nella seconda metà da due lunghi scioperi che, dopo ad aver messo in ginocchio il settore, hanno riscritto le regole del gioco con effetti purtroppo negativi sul breve periodo (decine di cancellazioni e chiusure) ed evidentemente più favorevoli per sceneggiatori e attori negli anni a venire. Chi n'è uscito con le ossa meno rotte sono state, neanche a dirlo, le piattaforme streaming, grazie al loro modello di produzione. E se queste sono diventate sempre più destinazione-rifugio per il pubblico, sui canali tradizionali le proposte sono state poche o nulle. Nonostante tutto, le storie a cui appassionarsi e i personaggi da cui restare affascinati non sono mancati. Dunque, eccoci qui, come ogni anno in questo periodo, a chiederci: quali sono state le migliori Serie TV del 2023?

Se da un lato molti titoli amati sono mancati a causa delle suddette agitazioni, dall'altro abbiamo assistito a grandi momenti di televisione attraverso il canto del cigno di racconti tra i più coinvolgenti delle ultime stagioni. E per qualche veterano che ci ha lasciato, diverse sono state le novità affacciatesi al piccolo schermo in punta di piedi che si sono rivelate piacevolissime sorprese. Storie di ordinaria follia o completamente fuori dal mondo, ma sempre con al centro tanta umanità. La ricerca dell'amore, di una famiglia, del proprio posto nel mondo, di un luogo da chiamare casa. Abbiamo stilato la classifica di quelle che secondo noi a ComingSoon.it sono state le 10 migliori Serie TV dell'anno. Serie che meritano di essere scoperte, nel caso in cui ve le foste perse, ma anche di essere celebrate - per la loro originalità, qualità narrativa e tempestività. Ora ci aspetta un inizio d'anno nuovo esplosivo, mentre le tante produzioni ferme da mesi si rimettono in moto. Ma di questo avremo modo di parlare nei prossimi giorni.

Serie TV: Le migliori del 2023

  1. A Small Light
  2. Sono vergine
  3. Compagni di viaggio
  4. La fantastica signora Maisel
  5. Lo scontro
  6. The Last of Us
  7. Poker Face
  8. Reservation Dogs
  9. Succession
  10. The Bear

10. A Small Light

The White Lotus

La miniserie biografica A Small Light ha raccontato la storia poco conosciuta di eroi comuni che scelsero coraggiosamente di nascondere dai nazisti Anna Frank, la sua famiglia e altri durante la Seconda guerra mondiale. Soffermandosi sulla figura di Miep Gies, la segretaria di Otto Frank, una giovane donna olandese che tenne segreto il suo lavoro eroico agli amici e alla famiglia mentre lottava con le pressioni quotidiane del lavoro, la vita di tutti i giorni in tempo di guerra e un nuovo matrimonio, il drama ha spazzato le ragnatele della Storia per rendere la storia di Miep e degli altri come lei rilevante, spingendo gli spettatori a chiedersi cosa avrebbero fatto nei loro panni e se, al giorno d'oggi, avrebbero il coraggio di resistere all'odio allo stesso modo. Bel Powley ha brillato nel ruolo di Miep Gies, impreziosendo un racconto fine, inevitabilmente straziante e in qualche modo pieno di speranza. La vera Miep, che ha vissuto fino a 100 anni, una volta disse: "Anche una normale segretaria, una casalinga o un adolescente possono, a modo loro, accendere una piccola luce in una stanza buia". Questa miniserie l'ha fatto senz'altro.
Dove vederla: Disney+.

9. Sono vergine

The White Lotus

Una delle serie più assurde di questo 2023, eppure rinfrescante come una doccia fredda in un giugno soffocante, Sono vergine ha visto il vincitore dell'Emmy Jharrel Jerome (When They See Us) calarsi nei panni di un diciannovenne di colore che vive a Oakland e, caratteristica impossibile da non notare, è altro 4 metri! Il rapper diventato regista Boots Riley, che già nel suo film d'esordio Sorry to Bother You aveva dimostrato un talento per la commedia nera surreale, ci ha accompagnato attraverso la vita e le relazioni di Cootie nel momento in cui ha deciso di fuggire dopo essere stato tenuto nascoso in casa per tutta la sua vita, sperimentando così la bellezza e le contraddizioni del mondo reale. Vivace, intelligente, audace, tagliente e coinvolgente come poche altre serie quest'anno, questa odissea moderna si è rivelata qualcosa di unico. E questo, in una televisione spesso stagnante e sempre più uguale a se stessa, è un'impresa a dir poco straordinaria.
Dove vederla: Prime Video.

8. Compagni di viaggio

The White Lotus

Il racconto appassionante e sexy di una storia d'amore clandestina, sebbene dai risvolti a dir poco strazianti, Compagni di viaggio, adattamento del romanzo omonimo di Thomas Mallon, ha intrecciato abilmente questi elementi alle peculiarità di un thriller politico ambientato durante i difficili anni del Maccartismo e nei tre decenni successivi, quelli della Guerra del Vietnam, e poi dell'edonismo da discoteca alimentato dalla droga e infine della crisi dell'AIDS. Tutto ciò, raccontando la storia di due uomini molto diversi che si incontrano e si innamorano: un burocrate carismatico che nasconde la propria sessualità dietro il fascino e l'iper-mascolinità, e un giovane idealista molto serio circa le proprie convinzioni politiche e religiose. Non solo ha messo insieme una coppia che neppure nelle fantasie più sfrenate avremmo potuto immaginare, ovvero la star di White Collar Matt Bomer e quella di Bridgerton Jonathan Bailey, la cui intesa sullo schermo è stata elettrica, nel suo evidenziare anche l'assoluta devastazione del bigottismo e dell'omofobia, la miniserie ci ha permesso di vedere quanta strada abbiamo fatto come società e comprendere quale ulteriore sforzo ci permetterebbe di fare meglio.
Dove vederla: Paramount+.

7. La fantastica signora Maisel

The White Lotus

La quinta e ultima stagione de La fantastica signora Maisel è iniziata nel modo più inaspettato, rivelando una linea temporale improvvisamente alterata che, dall'inizio alla fine, ha dipinto sui nostri volti espressioni talvolta sorprese e talvolta disperate. Dopo quattro stagioni esilaranti, abbiamo assistito agli ultimi passi di Midge per diventare finalmente ciò ha sempre sognato e vivere la "grande vita" che ha sempre desiderato. Ma la nostra amata casalinga degli anni '50 diventata una comica ha scoperto - e noi con lei - che ogni scelta ha un prezzo e che, tra una battuta e l'altra, l'unico che non si è fermato a farsi una risata è stato il tempo. Le scene flash-forward sono state la ciliegina sulla torta di una stagione finale che ha portato sugli schermi alcuni degli episodi più belli della serie, fino a una conclusione immensamente soddisfacente. Straordinariamente scritta, magnificamente prodotta e magistralmente interpretata - non solo la Midge di Rachel Brosnahan, anche la Susie di Alex Borstein merita un posto nell'olimpo dei migliori personaggi televisivi di sempre - la comedy di Amy Sherman-Palladino rimarrà nei nostri cuori come lo ha fatto l'altro capolavoro della sceneggiatrice, Una mamma per amica.
Dove vederla: Prime Video.

6. Lo scontro

The White Lotus

La storia di due anime infelici i cui percorsi si scontrano dopo un (probabilissimo) episodio di rabbia al volante delle rispettive automobili, Lo scontro è stata senz'altro la serie rivelazione dell'anno, un racconto che ha dato un volto allo stress della vita moderna, pieno di umorismo e tragedia, e che ha permesso ai suoi protagonisti, Ali Wong e Steven Yeun, di mettere in mostra il loro grande talento. Una commedia tagliente e ai limiti dell'assurdo diretta con maestria dal regista coreano Lee Sung Jin, la miniserie ci ha appassionato con colpi di scena inebrianti, prima di culminare con un colpo (questa volta anche letterale) che ci ha fatto piangere come in uno di quei tanti meme che circolano in rete. Un bel messaggio in un mondo come il nostro pieno di brutture, in cui anche quella apparentemente meno grave - litigare con l'automobilista che ti ha tagliato la strada - può avere risvolti molto brutti, per tutti.
Dove vederla: Netflix.

5. The Last of Us

The White Lotus

The Last of Us di HBO ha riscritto le regole degli adattamenti televisivi e cinematografici basati su videogiochi di successo. Una serie spettacolare ambientata alcuni decenni dopo la distruzione della civiltà moderna a causa di un fungo parassita che ha infettato gli esseri umani, mutandoli in creature mostruose, ci ha tenuto con il fiato sospeso e ci ha affascinato con personaggi caratterizzati in modo più profondo rispetto al materiale originale. Se mai ce ne fosse stato bisogno, la serie di Craig Mazin e Neil Druckmann ha consacrato la carriera di Pedro Pascal, interprete di un padre in lutto al quale viene data una seconda possibilità proteggendo un'adolescente che potrebbe essere la chiave per curare la malattia, e ci ha fatto scoprire il talento di Bella Ramsey solo abbozzato ne Il Trono di Spade, convincendo appieno anche i più scettici. Nel mezzo di tutto questo, un episodio - Molto, molto tempo con due straordinari Nick Offerman e Murray Bartlett, un'epistola su come sia ancora possibile trovare l'amore in un mondo in rovina - al quale andrebbero dati tutti i premi possibili.
Dove vederla: Sky e NOW.

4. Poker Face

The White Lotus

È incredibile (o forse no, a questo punto) come Natasha Lyonne riesca a rendere memorabile qualunque cosa in cui sia coinvolta. Dopo l'avvincente Russian Doll, quest'anno l'attrice è tornata in tv con il dramedy Poker Face, in cui Rian Johnson (Cena con delitto - Knives Out) ha dato nuova linfa a un genere, quello del procedurale con il caso della settimana, che si credeva fosse troppo desueto per la tv di oggi. Lyonne ha interpretato Charlie, una cameriera con la straordinaria capacità di capire quando le persone mentono, la quale, in fuga dal boss di un casinò dopo una morte sospetta, viaggia attraverso gli Stati Uniti per risolvere una serie di casi. Lungo la strada, Charlie incontra personaggi eccentrici (fantastici quelli interpretati da Adrien Brody, Rhea PerlmanNick Nolte, Judith Light e Chloë Sevigny, solo per ricordarne alcuni) e risolve omicidi in una varietà di situazioni. Un ritorno al passato e un omaggio ai polizieschi televisivi à la Colombo, ma reso moderno dall'interpretazione sfacciata della Lyonne, questo show è stato così irresistibile che potremmo vederlo all'infinito.
Dove vederlo: Non ancora disponibile in Italia.

3. Reservation Dogs

The White Lotus

Considerato pressoché da tutti un capolavoro (le Academy rappresentano l'unica eccezione, a quanto pare), nella sua terza e ultima stagione, il dramedy di formazione di Sterlin Harjo e Taika Waititi Reservation Dogs ha bilanciato ancora una volta quel tipo di dramma che ti entra nel cuore e lo appesantisce con risate a crepapelle mentre abbiamo seguito i Rez Dogs attraverso i loro ultimi viaggi introspettivi e le loro stravaganti buffonate, sempre circondati da personaggi - quelli della vecchia generazione in particolare - mai banali, anzi, profondissimi. La storia di un gruppo di adolescenti indigeni delle zone rurali dell'Oklahoma sull'orlo del precipizio, che lottano per dare un senso alle loro vite dopo il suicidio di un amico, nell'ultima stagione la serie ha fornito una lezione utile per tutti: che il senso alla fine è convivere con l'incertezza facendo tesoro del sostegno delle persone care. Un finale eccellente, penetrante, e un addio doloroso, forse prematuro, ma varcato alle proprie condizioni e certamente al massimo della forma.
Dove vederla: Disney+.

2. Succession

The White Lotus

In una inarrivabile stagione finale, che nelle prossime settimane raccoglierà tutto quello che c'è da raccogliere per una serie drammatica, Succession ha messo a nudo gli effetti disastrosi dello stile genitoriale di Logan Roy sui figli Kendall, Shiv, Roman e Connor, interpretati in modo magistrale dal miglior cast in televisione - Brian Cox, Jeremy Strong, Sarah Snook, Kieran Culkin e Alan Ruck, dando a questi fratelli ritrovatisi catapultati in una battaglia spietata per il controllo dell'azienda di famiglia l'unica cosa che pensavano di volere: la libertà. Per arrivarci, siamo passati fin dalle prime puntate attraverso un colpo di scena - la morte improvvisa del capofamiglia - che difficilmente ci saremmo potuti aspettare in quel momento, dimostrando che le scelte coraggiose fini allo sviluppo della storia ripagano sempre. Jesse Armstrong, insieme con HBO, hanno creato un'opera in quattro volumi sulle verità più sgradevoli del capitalismo il cui valore rimarrà inalterato nei decenni come un'eredità preziosa, al pari di altri cult della tv come The Wire, I Soprano e Six Feet Under.
Dove vederla: Sky e NOW.

1. The Bear

The White Lotus

In una tv fagocitata dai programmi di cucina e ristoranti in sfida, che già ci sarebbe venuta a noia se non fosse che quegli stessi programmi sono tutti dannatamente interessanti e divertenti, potrebbe sembrare scontato che il miglior intrattenimento sia arrivato da una serie tv su un giovane chef di Chicago, una promessa della ristorazione più raffinata finita a gestire la fatiscente paninoteca italiana di famiglia. Ma non lo è affatto. Tutto il merito va invece all'ideatore Christopher Storer e al suo team di sceneggiatori e a un cast di grande talento guidato da Jeremy Allen White. Dopo un ciclo inaugurale piacevolmente delizioso, crudo e frenetico ma con tanto cuore, The Bear si è addirittura superata nel secondo, attraverso i tentativi di Carmy di trasformare la sua squallida attività di famiglia in un ristorante di tendenza. Una trasformazione non solo di facciata ma anche interiore dei personaggi, come quella meravigliosa di Richie (Ebon Moss-Bachrach). L'energia è stata contagiosa, dall'inizio fino a quel finale di stagione glorioso, con picchi altissimi lungo tutto il percorso - scritti, diretti e interpretati in modo sublime. Su tutti, un episodio festivo in cui un banchetto di famiglia si è rivelato un tripudio di guest star ipnotico, inclusa una eccezionale Jamie Lee Curtis. Se la prima stagione di The Bear ci aveva messo l'acquolina in bocca, la seconda ci ha servito una portata gustosissima. Ma la fame è ancora tanta ed FX, fortunatamente, non ci ha pensato due volte a ordinare un'altra stagione.
Dove vederla: Disney+.

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