The Mandalorian 3: Una nuova attrice sostituirà la licenziata Gina Carano?
Nel frattempo, Gina Carano fa sapere di non essere stata informata del suo licenziamento e che Disney l'aveva allontanata già da tempo.
The Mandalorian farà a meno di Gina Carano ma forse non di Cara Dune, il suo personaggio. Dopo il licenziamento dall'attrice dalla serie di successo di Disney+, a causa di alcuni suoi messaggi social giudicati transfobici, razzisti, anti-mask, NoVax e persino antisemiti, The Hollywood Reporter riferisce che la produzione sarebbe orientata a non eliminare l'ex soldato ribelle e maresciallo per la Nuova Repubblica dalla trama della serie, di cui si attende per il 2022 la terza stagione, ma di affidarlo a una nuova attrice nel corso della stessa.
Per ora il servizio di video in streaming non ha voluto commentare l'indiscrezione, neppure per smentirla, sebbene una fonte ad esso vicina abbia invitato a prendere il tutto con le dovute pinze. La sensazione è che a incoraggiare la produzione a perseguire la strada della "rifusione" siano prima di tutto questioni creative ed economiche. Da una parte, l'amato personaggio di Cara Dune gode di una trama piuttosto vasta e articolata, a tal punto che fino allo scorso dicembre, prima del disastro Carano, pare si fosse sul punto di annunciare uno spin-off di The Mandalorian a lei dedicato. Dall'altra, non meno importante, eliminarlo significherebbe rinunciare agli introiti del merchandising presente e futuro legato al personaggio, a cominciare dalle vivaci vendite dell'action figure di Cara Dune ritirata dopo il licenziamento della Carano.
Il licenziamento di Gina Carano e la sua risposta
La scorsa settimana, Lucasfilm, lo studio di produzione dietro The Mandalorian, ha allontanato Gina Carano sostenendo che "i suoi post sui social network che denigrano le persone in base alla loro identità culturale e religiosa sono abominevoli e inaccettabili". Nelle scorse ore, l'attrice, che tra le altre cose ha paragonato l'essere conservatori in America alla persecuzione degli ebrei nella Germania nazista, è stata raggiunta dal giornalista Bari Weiss per un commento, affermando di avere saputo del suo licenziamento dai social network come tutti gli altri, sebbene non avesse dubbi che i rapporti con Disney si fossero incrinati, da quando la compagnia le aveva vietato di fare qualsiasi attività stampa per la seconda stagione dopo il polverone sollevato dai messaggi su Instagram nei quali derideva l'uso di pronomi scelti in un momento in cui si parla molto di inclusività e di identità non binaria.
Leggi anche Gina Carano: Nuovo progetto dopo il licenziamento da The Mandalorian"All'inizio dell'anno scorso, prima che arrivasse The Mandalorian, volevano che usassi una loro precisa dichiarazione per scusami sull'uso del pronome. Ho rifiutato e ho rilasciato una dichiarazione con parole mie. Ho chiarito che non intendevo in alcun modo prendere in giro la comunità transgender e che volevo solo attirare l'attenzione sull'atteggiamento criminoso di costringere le persone a mettere pronomi nella loro biografia. È stato straziante [rimanere fuori dalla promozione della stagione 2], ma non volevo rovinare il duro lavoro di tutti quelli che avevano preso parte al progetto, quindi dissi okay. Quella è stata l'ultima volta che sono stata contattata per qualsiasi dichiarazione pubblica o scuse da Lucasfilm".