The Day ot the Jackal, cacciatore e preda: incontro con Eddie Redmayne e Lashana Lynch
Lo sciacallo è un professionista, un killer cecchino che non fallisce mai. Ritorna il protagonista di un romanzo e di un film di culto in una serie Sky Original The Day of the Jackal. Ne abbiamo parlato con i protagonisti Eddie Redmayne e Lashana Lynch.
Si sono concessi una breve passeggiata per una Roma che si ostina a non cedere all'autunno, figuriamoci all'inverno. Ben lontani dalle temperature a cui sono abituati nella loro Londra, Eddie Redmayne e Lashana Lynch. L'aria è elettrica, sarà per l'infausta nottata elettorale americana o per l'imminente messa in onda, dall'8 novembre, della serie di cui sono protagonisti, The day of the Jackal, adattamento del romanzo pietra miliare Il giorno dello sciacallo di Frederick Forsyth, già diventato un eccellente film del '73 di Fred Zinnemann. Una versione attualizzata, ovviamente, che amplia gli orizzonti duri e meramente professionali del cecchino originale, raccontando anche la sua vita personale e perfino dubbi morali e amori, così come quelli dell'agente del'MI6 che si mette sulle sue tracce. Spie con problemi, quindi, con tanto di famiglia che reclama il ritorno a cena.
Rimane un uomo dai mille volti, un assassino insospettabile e altamente qualificato infallibile nel suo lavoro. Lo Sciacallo è uno spietato cacciatore che diventa preda quando, portato a termine l’ennesimo incarico di alto profilo, si ritrova nel mirino dei servizi segreti inglesi. Obiettivo finale, questa volta, non più un grande politico come il De Gaulle dell'originale, ma un guru della tecnologia e della new economy, una specie di Elon Musk molto popolare fra i giovani. Come dire, saranno loro i veri potenti di oggi?
La serie, prevista in dieci puntata, racconta la caccia all’uomo in giro per l’Europa dello Sciacallo nello Sky Original The day of the Jackal, dall’8 novembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. La serie è scritta e adattata dallo showrunner Ronan Bennett. Lead director della serie è Brian Kirk, regista pluripremiato a livello internazionale (Il Trono di Spade, Luther, Boardwalk Empire).
Entra in NOW e guarda The Day of the Jackal
"Ho adorato il film originale, sono cresciuto vedendolo continuamente", ha dichiarato in un incontro con la stampa riunita a Roma il vincitore dell'Oscar, per La teoria del tutto, Eddie Redmayne. "Ho letto la sceneggiatura con trepidazione, l'ultima cosa che volevo era distruggere quel capolavoro. Mi sono subito reso conto che l'ambientazione contemporanea regalava un approccio fresco, pur mantenendo lo spirito dell'originale. Il protagonista è della vecchia scuola, con un'eleganza e una raffinatezza dietro il suo essere spietato. Di fatto è come un attore, si presta a molte trasformazioni fisiche e mostra zone molto grigie all'interno dell'etica e della moralità di ciascuno. Entrambi i protagonisti hanno a che fare con le rispettive famiglie, qualcosa di inconsueto per questo genere thriller di spionaggio. Rispetto al protagonista del libro, di cui non si sapeva nulla, men che meno la vita privata, qui il thriller si fonde con le storie familiari, vediamo un contesto di vita di coppia che fa sì che sia difficile classificare la storia come appartenente a un unico genere. Questo aspetto emotivo lo trovo particolarmente importante".
La vede allo stesso modo anche Lashana Lynch, Bianca nella serie. "Leggendo la sceneggiatura mi sono sorpresa per le volte in cui mi chiedevo se il personaggio fosse sincero o mentisse, il che vale anche per gli altri. Alcuni sembrano autentici, poi dopo poco ci rendiamo conto che mentivano. Ho cercato di far sì che il pubblico potesse empatizzare con Bianca, nonostante in più occasioni non sia sincera, con principi dalla moralità discutibili. L'operazione dell'autore Ronan Bennett nel modernizzare la vicenda e nel ritagliare questa figura di agente dell'MI6 è stata fantastica, è una donna moderna alle prese con le dinamiche ci caratterizzano tutte oggi, piena di difetti, che cerca di bilanciare la vita personale con quella professionale, non riuscendo a farlo molto bene. Per me era molto importante che una figura femminile venisse raccontata con questi dilemmi che fanno parte della quotidianità di molte donne di oggi. Era importante che parlasse a loro, poterla ritrarre mi ha reso fiera. In molti potranno identificarsi in lei, un personaggio raramente visto al cinema o in televisione. Come in No Time to die, poi, ho potuto addestrarmi all'uso delle armi. Bianca mi ha permesso di esprimere l'elemento fisico e per certi versi mascolino del personaggio con una morbidezza diversa, grazie alla forza che è consapevole di avere. Poi i consulenti mi hanno insegnato alcuni trucchetti che usano gli agenti, come il portare sempre con un tampone dietro, molto utile se ci si becca un proiettile per bloccare subito l'emorragia. Naturalmente spero che non mi sia poi utile nella vita reale".
Per Redmayne, l'interpretazione ha permesso di indossare, per una volta, dei panni contemporanei, dopo aver tanto frequentemente recitato personaggi di un passato recente o remoto. "Mi ha stregato il suo essere un attore, interpreta vari personaggi, parla in lingue diverse con una fisicità che cambia molto, in base ai casi che deve affrontare. Finalmente un contemporaneo, per cui non. ho dovuto indossare colletti inamidati ma gli abiti che vestirei oggi. Addestrandomi ho scoperto in un poligono di tiro che il lavoro dei cecchini è una questione matematica, fisica, ha molto a che vedere con lo studio della direzione del vento. Quando poi l'occhio è nel mirino, però, il contatto è su un obiettivo umano. Questa antitesi fra una legge scientifica, totalmente razionale, e il vedere invece il bersaglio in carne e ossa mi ha molto colpito".
Entra in NOW e guarda The Day of the Jackal