The Big Bang Theory, lo spin-off su Stuart avrà molta CGI, avverte l'ideatore: Cosa dobbiamo aspettarci?

C'è grande curiosità attorno a Stuart Fails To Save The Universe, la nuova - ancora solo potenziale - serie ambientata nell'universo di The Big Bang Theory. Ad attirare l'attenzione negli ultimi tempi è stata una dichiarazione sorprendente del suo ideatore Chuck Lorre: il progtto avrà molta CGI, cioè effetti speciali creati al computer. Inutile dire che un'affermazione del genere lascia a dir poco spiazzati i fan della prima ora aprendo scenari interessanti: e se Stuart Fails To Save The Universe avesse uno stile e delle premesse completamente diversi da quelli della serie madre?

Stuart Fails To Save The Universe: Le nuove informazioni condivise da Chuck Lorre

Durante il Banff World Media Festival, l'ideatore ha dichiarato a proposito del nuovo progetto: "C'è molta CGI. Molti effetti tecnici speciali che, nella mia carriera, non ho mai affrontato. Per me, un grande numero di produzione era due persone sul divano che bevevano caffè. Questo è diverso". Sembra, quindi, che il nuovo potenziale spin-off si allontanerà parecchio dal realismo quotidiano della serie madre per avventurarsi in territori più audaci, fantascientifici e visivamente ambiziosi. Ma cosa ci dobbiamo aspettare davvero?

Stuart protagonista assoluto… e improbabile eroe?

Il titolo è già tutto un programma: Stuart Fails To Save The Universe. Al centro della storia ci sarà Stuart Bloom, il proprietario del negozio di fumetti più sfortunato della California, interpretato da Kevin Sussman. Dopo anni da personaggio secondario amatissimo dai fan, Stuart avrà finalmente un ruolo da protagonista. Accanto a lui, ritorneranno anche altri volti noti dell'universo di The Big Bang Theory: Lauren Lapksus (Denise), Brian Posehn (Bert Kibbler) e John Ross Bowie (Barry Kripke).

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La possibile trama

Secondo intepretazioni diffuse in rete (e il buon senso, facendo due più due), la trama potrebbe ruotare attorno alla creazione di una graphic novel scritta da Stuart stesso. In questa sorta di fumetto i protagonisti assumerebbero le sembianze di una specie di Justice League "di serie B", composta da personaggi considerati inutili o mediocri… almeno fino a quando un'imminente minaccia intergalattica non richiederà il loro intervento. Si tratterebbe di un espedient narrativo che giustificherebbe l'uso abbondante di CGI e permetterebbe alla serie di oscillare tra realtà e fantasia.

Una serie fuori dalla comfort zone

Chuck Lorre non ha mai nascosto di voler uscire dalla sua comfort zone con questo progetto. "Sono completamente fuori dal mio elemento, ed è esattamente quello che volevo", ha ammesso. Lorre, che ha fatto la storia della sitcom americana con titoli come Due uomini e mezzo e Mom, ha dichiarato di volersi cimentare con qualcosa di inedito: una comedy con toni da sci-fi e fantasy, arricchita da effetti speciali, ma sempre con l'obiettivo primario di far ridere.
Il team creativo è notevole: oltre a Lorre, tornano il co-creatore della serie madre Bill Prady e Zak Penn, noto per aver scritto blockbuster come The Avengers, Ready Player One e Free Guy. Penn ha collaborato alla stesura di tutti e dieci gli episodi della prima stagione, che sono già stati completati, anche se HBO Max non ha ancora ufficializzato l'ordine della serie. Se la serie ottenesse l'okay definitivo, sarebbe la prima a mettere al centro un personaggio direttamente collegato alla serie madre e sequel diretto, visto che gli altri spin-off Young Sheldon e Georgie & Mandy's First Marriage sono prequel.