Sex Education 4 e la rappresentazione di persone transgender: Ecco perché la creatrice l'ha ritenuta di vitale importanza
L'ideatrice di Sex Education Laure Nunn ha spiegato perché, soprattutto nella stagione finale, ha dato più spazio a diversi personaggi transgender.

Sex Education è la serie teen che più di tutte ha lavorato sulla rappresentazione includendo personaggi con caratteristiche, orientamenti sessuali e identità diversi. Nella quarta e ultima stagione, in particolare, la serie ha fatto passi avanti in quanto a inclusività introducendo due nuovi personaggi transgender, Abbi (Anthony Lexa) e Roman (Felix Mufti), dopo che già nella terza avevamo conosciuto il non-binary Cal (Dua Saleh). Parlando con The Guardian, l'ideatrice della serie Laurie Nunn ha spiegato perché ha voluto dare maggiore risalto alla comunità transgender nei nuovi episodi.
Sex Education 4: L'ideatrice ha sentito un'enorme responsabilità nel ritrarre personaggi transgender
Nunn ha spiegato che le è sembrato davvero importante dare più spazio ai personaggi transgender nella quarta stagione di Sex Education, dato lo stato attuale della politica globale sui diritti e la sicurezza delle persone trans. La sceneggiatrice ha voluto ritrarre questi personaggi in modo autentico e etico confrontandosi costantemente con la comunità LGBTQ+ e con gli stessi attori trans protagonisti. La trama più interessante, in questo senso, è quella di Cal che affronta un duro percorso di transizione e a un certo punto capisce di non potersi permettere l'operazione per il cambio di sesso perché troppo onerosa. A proposito di questo, Nunn ha dichiarato:
Nelle conversazioni sulla politica trans, le persone trans sono spesso completamente escluse dal dibattito. Quindi volevamo davvero far ascoltare le voci trans. Per me è stato davvero importante includere la trama di Cal; date alcune delle cose che stanno accadendo a livello globale in questo momento, in termini di attacco alle persone trans, mi piace pensare che il nostro show sia il più inclusivo possibile, quindi ci è sembrato davvero importante raccontare qulla storia".
A proposito del confronto avuto con la comunità trans, Nunn ha aggiunto:
"Non sono sicuramente la persona giusta per farsi portavoce delle questioni che tocchiamo, motivo per cui ho ritenuto che fosse così importante mettere al centro quelle voci trans. Abbiamo avuto conversazioni con gli attori trans del tipo: 'Bene, che tipo di storia vorresti vedere?'. Perché penso che sia proprio quello che manca così disperatamente in tutto il discorso e in tutta l'isteria tossica. La cosa rende molto turbata".
Sex Education si è conclusa su Netflix dopo 4 stagioni. Vi rimandiamo al nostro approfondimnto se volete sapere perché non ci sarà una quinta stagione di Sex Education.