Ragazze vincenti, la seconda stagione è ancora possibile: Il co-creatore ci crede
La serie di Prime Video, precedentemente rinnovata, è stata recentemente cancellata a causa degli scioperi di Hollywood, ma forse non è tutto perduto.

La partita di Ragazze vincenti, la serie di Prime Video basata sull'omonimo film di Penny Marshall, potrebbe non essere già finita come si pensava. La serie, insieme a Inverso - The Peripheral, è stata una delle recenti vittime degli scioperi di sceneggiatori e attori ed è stata cancellata nonostante fosse stata precedentemente rinnovata. Ma forse non è tutto perduto. Il co-creatore della serie, Will Graham, in un lungo post pubblicato su X ha dato speranza ai fan dicendosi fiducioso che lo show possa trovare una nuova casa.
Ragazze vincenti potrebbe continuare: Il messaggio del co-creatore
Ragazze vincenti: La serie racconta delle donne che, nel 1943, hanno formato la prima lega di baseball professionista degli Stati Uniti mentre gli uomini stavano combattendo nella Seconda Guerra Mondiale. Ma è una storia che non parla solo di sport visto che vengono raccontati i legami, le aspirazioni e la tenacia di queste donne - tutte con una storia diversa alle spalle - in lotta per raggiungere un'emancipazione personale. La serie aveva faticosamente ottenuto un ordine per una seconda stagione, per quanto breve (lunga solo 4 episodi), ma poi è stata cancellata da Prime Video lo scorso 18 agosto a causa dei riatdi dovuti agli scioperi.
"Realizzare questa serie è così difficile e fantastico", ha scritto Graham su X. "C'è molto da dire su ciò che è stato difficile, ma a questo punto appartiene al passato. Naturalmente, se avremo la possibilità di farlo bene, continueremo e mi piace vedere il rumore che state facendo a sostegno della serie. Il rumore conta!", ha continuato. Poi il co-creatore ha ricordato i riconoscimenti raggiunti da Ragazze vincenti scrivendo: "È difficile per me immaginare che non ci sia una casa per uno show che grazie a voi è stato nella Top 10 di Nielsen per tre settimane, è stato lo show più visto su Amazon per un mese e tra i primi cinque per sei mesi, uno show che è stato riconosciuto dalla critica come speciale, che è stato premiato con premi dalla GLAAD, [Human Rights Campaign] e da un milione di altre organizzazioni, che era nella top 10 di un milione di liste di fine anno e che può vantare un pubblico profondamente appassionato. Amazon sta perseguendo diversi tipi di programmazione, ma nel resto del mondo questa serie è un successo e ha un valore enorme e un potenziale ancora più grande. Ma per prima cosa, dobbiamo superare questo sciopero e ottenere un accordo equo prima di poter esplorare ciò che verrà dopo".
Il messaggio di Abbi Jacobson
Già qualche giorno fa la protagonista e altra creatrice della serie Abbi Jacobson aveva sfidato Prime Video scrivendo che "dare la colpa di questa cancellazione allo sciopero è sciocco e da vigliacchi". Come Graham, anche lei aveva fatto riferimento a "tutti i modi in cui questo spettacolo è stato messo a dura prova" durante la sua vita su Amazon.
L'impatto sulla comunità queer
Ma Graham si è soffermato anche sul grande impatto che questa serie ha avuto sulla comunità LGBTQIA+, indipendentemente da un potenziale ritorno per una seconda stagione. "Se non troviamo una buona strada da seguire, saprò comunque che Ragazze vincenti ha fatto quello per cui è nata e, nel suo piccolo, ha cambiato il mondo", ha continuato il co-creatore. "E questo è grazie a tutti voi, e alla luce che continuate a gettare sullo show: come lasciate che sia importante per voi, come lasciate che diventi uno specchio, come lasciate che vi cambi. Non ho mai sperimentato una risposta ad uno show televisivo così profonda, personale, creativa e significativa come quella dei fan i Ragazze vincenti".
"Ma, in un momento in cui tutte le persone queer sono personalmente e politicamente sotto attacco in tutto il paese e il Consiglio per i diritti umani ha dichiarato lo 'stato di emergenza', la mia paura più grande è che i molti fan queer di League prendano questo capovolgimento come un'ulteriore invalidazione, un altro colpo, un altro effetto della politicizzazione generale delle nostre identità", ha continuato Graham. “Nel caso qualcuno avesse bisogno di sentirlo: non siete piccoli, di nicchia, modesti o marginali, e nemmeno le vostre storie… Stiamo ancora lottando per Ragazze vincenti. Ma, che vinciamo o perdiamo, sono così orgoglioso", ha concluso.