Portobello: Primo ciak della serie tv di Marco Bellocchio sul caso Enzo Tortora
Sono iniziate a Roma le riprese di Portobello, serie che ripercorrerà in 6 episodi la celebre vicenda processuale del conduttore Enzo Tortora, interpretato da Fabrizio Gifuni.

Il noto caso di Enzo Tortora, il conduttore televisivo che negli anni '80 venne ingiustamente accusato di far parte di un'associazione camorristica, sarà al centro di una nuova serie tv di 6 episodi diretta da Marco Bellocchio. Si intitola Portobello - dal nome dell'amata trasmissione condotta da Tortora per sette edizioni a partire dal 1977 - e le riprese sono appena iniziate a Roma. Toccheranno anche la Sardegna, la Campania e la Lombardia e la serie uscirà prossimamente sia al cinema che in televisione (al momento non si sa ancora su che rete o piattaforma di video in streaming). A prestare il volto a Enzo Tortora c'è il camaleontico Fabrizio Gifuni, attore che con Bellocchio ha già lavorato in passato in Fai bei sogni, Esterno notte e Rapito.
Portobello: I primi dettagli della serie sul caso Enzo Tortora
La serie è la prima prodotta dalla nuova società di produzione Our Films (fondata da Lorenzo Mieli e Mario Gianani) insieme alla Kavac Film di Simone Gattoni, Marco Bellocchio e Francesca Calvelli, in coproduzione con ARTE France e in collaborazione con The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle. Portobello racconta la vicenda di Enzo Tortora, il conduttore accusato da alcuni collaboratori di giustizia di essere parte di un'associazione camorristica dedita al traffico di stupefacenti. Tortora fu recluso in carcere e processato per anni prima di essere definitivamente assolto da ogni accusa.
Oltre a Fabrizio Gifuni, nel cast ci sono Lino Musella (Gomorra: La serie), Romana Maggiora Vergano (C'è ancora domani), Barbora Bobulova (Il re), Alessandro Preziosi (La vita bugiarda degli adulti) e Fausto Russo Alesi (Il traditore). La serie è stata scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore.
Le dichiarazioni di Marco Bellocchio
"Tortora subì una grande ingiustizia: arrestato, processato e condannato, fu completamente assolto solo dopo una lunga odissea giudiziaria. Era un lottatore, ma la lotta lo fece ammalare e morire. Non ne farò un santino, scaverò dentro di lui in una serie perché un film non può contenerlo", ha dichiarato il regista Marco Bellocchio tramite un comunicato.