Netflix annuncia A.C.A.B. La Serie: La prima foto dal set
Nella nuova serie italiana, ispirata all'omonimo film diretto da Stefano Sollima, recitano Marco Giallini, Adriano Giannini, Valentina Bellè, Pierluigi Gigante e Fabrizio Nardi.

La collaborazione tra Netflix e Cattleya si rafforza con un'altra serie tv ispirata a un film e a un'opera letteraria di successo. Il servizio di video in streaming ha annunciato ufficialmente A.C.A.B. La Serie, nuovo progetto seriale in 6 episodi che coinvolge come regista Michele Alhaique e nel cast Marco Giallini, Adriano Giannini, Valentina Bellè, Pierluigi Gigante e Fabrizio Nardi. La prima foto scattata sul set, che vedete qui sopra, annuncia anche l'inizio delle riprese della serie attesa in streaming su Netflix prossimamente.
A.C.A.B. La Serie: La trama ufficiale e il team di produzione
A.C.A.B. La Serie è tratta dall'opera letteraria ACAB di Carlo Bonini edita in Italia da Giulio Einaudi Editore, è ideata da Carlo Bonini e Filippo Gravino e scritta da Filippo Gravino, Carlo Bonini, Elisa Dondi, Luca Giordano e Bernardo Pellegrini, con lo story editing di Filippo Gravino. La serie si ispira anche all'omonimo film prodotto da Cattleya con RAI Cinema e diretto da Stefano Sollima, che in questo progetto ricopre il ruolo di produttore esecutivo. Netflix ha diffuso una sinossi ufficiale di A.C.A.B. La Serie che recita:
Una notte di feroci scontri in Val di Susa. Una squadra del Reparto Mobile di Roma resta orfana del suo capo, che rimane gravemente ferito. Quella di Mazinga (Marco Giallini), Marta (Valentina Bellè) e Salvatore (Pierluigi Gigante), però, non è una squadra come le altre, è Roma, che ai disordini ha imparato ad opporre metodi al limite e un affiatamento da tribù, quasi da famiglia. Una famiglia con cui dovrà fare i conti il nuovo comandante, Michele (Adriano Giannini), figlio invece della polizia riformista, per cui le squadre come quella sono il simbolo di una vecchia scuola, tutta da rifondare. Come se non bastasse il caos che investe la nuova formazione nel momento di massima fragilità interna, si aggiunge quello dato da una nuova ondata di malcontento della gente verso le istituzioni. Un nuovo “autunno caldo” contro cui proprio i nostri sono chiamati a schierarsi e in cui ogni protagonista è costretto a mettere in discussione il significato più profondo del proprio lavoro e della propria appartenenza alla squadra.
Foto: Marco Ghidelli / Netflix