Jeffrey Dean Morgan contro i fan di The Walking Dead dopo l'uscita di Melissa McBride dallo spin-off
L'attore definisce "tossico" chi ha incolpato Norman Reedus per l'uscita della McBride dalla nuova serie in arrivo nel 2023.
C'è un limite a tutto e secondo Jeffrey Dean Morgan alcuni fan di The Walking Dead lo hanno superato. L'attore, interprete nello zombie drama di AMC di Negan, è sceso in difesa di Norman Reedus e Melissa McBride dopo che diversi attacchi rivolti ai colleghi sono apparsi sui social network in seguito alla decisione della McBride di abbandonare lo spin-off nel quale lei e Reedus avrebbero dovuto dare un seguito alle storie dei loro personaggi, Daryl Dixon e Carol Peletier.
Il messaggio di Jeffrey Dean Morgan
La scorsa settimana, un portavoce di AMC ha spiegato che il passo indietro della McBride nasce da ragioni di natura logistica. "Purtroppo, non è più in grado di partecipare al precedentemente annunciato spin-off sui personaggi di Daryl Dixon e Carol Peletier, che sarà ambientato e girato in Europa quest'estate e sarà proposto l'anno prossimo. Il trasferimento in Europa era logisticamente insostenibile per Melissa in questo momento". La colpa di ciò, secondo i criticoni, sarebbe di Reedus, il quale, sposato con l'attrice di origini tedesche Diane Kruger, avrebbe imposto la location europea per stare più vicino alla sua famiglia.
"Alcuni di voi sono andati TROPPO oltre. Siete tossici", ha scritto Morgan su Twitter. "Perché attaccare Norm per qualcosa con cui non ha NULLA a che fare? Melissa ha preso una decisione che era solo sua. Vuole/ha bisogno di una pausa. Rispettatelo. Riguarda questioni che non sono affar vostro. Norm, che ha dato più di chiunque altro a tutti voi. Tutte S*******E. Norman non ha nulla a che fare con la scelta del luogo. Quella decisione riguarda la storia, le idee... I SOLDI. Lo ha deciso lo studio/rete. Non gli attori. Possiamo dire di sì e farlo, o no e non farlo... FORSE. A VOLTE. Se siamo fortunati e non abbiamo ancora un contratto. Raramente un attore ha quel potere".