Harry Potter, Jared Harris per Silente al posto di Richard Harris? "I film sono fantastici, lasciateli stare!"
Jared Harris, figlio del compianto Richard Harris che fu Silente nei primi due film della saga di Harry Potter, non ha alcuna voglia di calcare le orme paterne per la serie reboot della Warner Bros: "No grazie".

La serie MAX che riadatterà i sette romanzi di Harry Potter firmati da J. K. Rowling, arrivando dopo una delle saghe cinematografiche più amate di tutti i tempi, sta già dividendo il pubblico, ma non solo: Jared Harris, caratterista figlio del grande Richard Harris che fu Silente nei primi due film della saga, intervistato dall'Independent, ha risposto secco all'idea di sostituire il babbo nella serie, nello stesso ruolo del mitico Dumbledore. Come molti, ha difficoltà a capire il senso dell'operazione... Leggi anche Harry Potter, iniziati i casting per la serie tv: Si punta su inclusione e diversità
Jared Harris nuovo Silente per la serie di Harry Potter? "Non la capisco"
Jared Harris, classe 1961, si è fatto molto apprezzare negli anni come caratterista di rilievo: l'abbiamo visto per esempio nei panni di Moriarty in Sherlock Holmes: Gioco di ombre (2011) e ultimamente è comparso in Morbius, oltre a interpretare quest'anno il thriller da noi ancora inedito Reawakening. In televisione di recente è l'Hari Seldon di Fondazione. Jared è figlio del leggendario attore britannico Richard Harris, che i meno cinefili ricorderanno come il Marco Aurelio del Gladiatore. Poco prima di morire, Richard interpretò Albus Silente in Harry Potter e la Pietra Filosofale (2001) e Harry Potter e la Camera dei Segreti (2002): il suo ruolo passò poi a Michael Gambon per il resto dei lungometraggi della saga potteriana. Ora che una serie articolata sta per riadattare l'intero canone dei volumi fantasy di J. K. Rowling, Jared non ha nessuna fretta di calcare le orme paterne, ed è piuttosto drastico: "No grazie. Voglio dire? Ma perché lo stanno facendo? I film sono fantastici, lasciateli stare." L'intervistatore di The Independent gli fa notare che l'idea è quella di approfondire ogni aspetto, con dieci episodi per ciascun volume (!), al che Harris taglia corto solo con un stupore di rito: "C'è un sacco da raccontare!"
La sensazione è che il casting director della serie dovrà resistere alla tentazione di tramandare un ruolo in linea ereditaria...