Fargo, la stagione 5 da oggi su Sky e NOW: L'ideatore Noah Hawley rivela di avere in mente altre storie
Il crime drama antologico torna con una storia ambientata nel Minnesota del 2019. Nel cast Juno Temple e Jon Hamm, tra gli altri.
Fargo è appena tornata in tv ma il suo pluripremiato ideatore, Noah Hawley, è già concentrato su ciò che succederà dopo. L'abbiamo dovuta attendere per tre anni, ora la quinta stagione del crime drama antologico ispirato dall'omonimo film dei fratelli Coen è finalmente in onda su Sky Atlantic e in streaming su NOW, in contemporanea con gli Stati Uniti da oggi ogni mercoledì con un nuovo episodio (due la prima settimana). La nuova storia ha tutti i numeri per piacere un sacco, e per chi sente che il giorno in cui si renderà conto di averne abbastanza di queste storie e di questi personaggi eccentrici sia lontano, ci sono ottime notizie.
Fargo: La trama della stagione 5
Ambientata tra il Minnesota e il North Dakota del 2019, la quinta stagione di Fargo vede la star di Ted Lasso Juno Temple vestire i panni di Dorothy 'Dot' Lyon, un'apparentemente innocua casalinga del Midwest che, in seguito a una serie di eventi inaspettati, finisce nei guai con le autorità, ripiombando improvvisamente in una vita che pensava di essersi lasciata alle spalle. Lo sceriffo del North Dakota Roy Tillman (Jon Hamm, Mad Men), infatti, sta cercando Dot da molto tempo. Allevatore e predicatore oltre che uomo di legge, Roy crede di essere al di sopra di chiunque e per dare la caccia a Dot si fa aiutare dal figlio Gator (Joe Keery, Stranger Things), leale ma incapace, e da Ole Munch (Sam Spruell, Doctor Who), un losco vagabondo dalle origini misteriose. Con i suoi segreti più profondi che iniziano a venire a galla, Dot tenta di proteggere la sua famiglia dal suo passato, dimostrando una volta per tutte perché non si dovrebbe mai provocare una Lyon.
Fargo: Il futuro della serie dopo la stagione 5
Alla premiere della nuova stagione, intervistato da Deadline, alla domanda se ci sono in serbo altre stagioni di Fargo, Noah Hawley ha risposto in modo raggiante che sì, in effetti, è così. "Mentirei se dicessi che lavorare a questo show non sia stata la cosa più divertente che abbia fatto nell'ultimo anno", ha detto lo sceneggiatore, regista e produttore esecutivo. "Non ho esaurito i modi per raccontare queste storie. Perché non dovrei andare avanti?". Il produttore esecutivo Steve Stark ha concordato con lui, ammettendo che c'è altro caos da esplorare in Minnesota. "Abbiamo coperto ogni decennio tranne gli anni '60 e '90. Perciò forse è quello che faremo", ha rivelato. Al che Hawley ha aggiunto che anche "gli anni '80" sono una possibilità. "Faremo il nostro crossover con Stranger Things", ha scherzato.
Parlando poi della stagione 5 e della sua gente ricca armata di fucili, Hawley ha spiegato che "la serie continua a essere un'esplorazione dell'America. Se hai intenzione di esplorare l'America contemporanea, devi essere sincero al riguardo. Una delle cose che penso nella mia testa è che tutti i personaggi principali di questa storia sono repubblicani. Hanno aspetti degli elettori repubblicani. Un po' della vecchia scuola. Il personaggio di Jennifer Jason Leigh rappresenta molto i soldi e il potere; come funziona il mondo. Il personaggio di Jon Hamm è di estrema destra. Anche il personaggio di Juno e suo marito sono fiscalmente conservatori. Nessuna polemica. Si tratta concretamente di osservare ciò che gli ultimi anni hanno fatto al linguaggio: quando tu dici 'libertà' e io dico 'libertà', di cosa stiamo parlando? Non possiamo parlare la stessa lingua. Fargo continua a essere una tragedia sul fatto che le persone non riescano a comunicare".