Daredevil, non solo in Echo ma nel canone MCU: si può considerare ufficiale
I fan Marvel da tempo si domandano se il Daredevil visto in Spider-Man No Way Home e tra poco in Echo su Disney+ sia in continuity con la serie Netflix. Brad Winderbaum, producer dei Marvel Studios, tende a sciogliere le riserve e spiega le cose.
Quando è nata la piattaforma Disney+ c'è sempre stata una certa confusione riguardante le serie prodotte da Netflix su licenza Marvel, come appunto Daredevil. Sono canone del Marvel Cinematic Universe oppure no? Adesso che il Daredevil di Charlie Cox sarà nell'imminente serie Echo (dal 10 gennaio in streaming), dopo essere peraltro apparso in Spider-Man No Way Home, la domanda si fa pressante. Screen Rant l'ha rivolta all'executive producer Brad Winderbaum. Leggi anche Echo: Ci aspetta uno scontro acceso tra Daredevil e Maya Lopez
Daredevil è canone per i Marvel Studios? "È parte della Sacra Cronologia"
Fortunatamente anche le questioni nerdiche vengono prese a volte con un minimo di ironia: lo fa l'executive producer Brad Winderbaum, che come tutti ai Marvel Studios deve aver fiutato le difficoltà dell'azienda nell'ultimo anno. Guardiani della Galassia Vol. 3 è stato l'unico cinecomic che non sia andato in rosso al cinema nel 2023, e pochi si sono dimostrati entusiasti di Secret Invasion o She-Hulk su Disney+. L'imminente miniserie Echo (cinque episodi tutti disponibili dal 10 gennaio su Disney+) è l'occasione per riallacciare i rapporti con il canone "ufficioso" delle produzioni realizzate dalla vecchia Marvel Television: tra il 2015 e il 2019, anno della sua chiusura, presentò anche su Netflix avventure spesso avvertite come parallele o slegate dall'MCU. Questo almeno fino a quando il Daredevil di Charlie Cox e il Kingpin di Vincent D'Onofrio non hanno fatto capolino in opere del canone. Evidentemente prendere troppo le distanze da materiale gradito al pubblico ora come ora non conviene. Winderbaum non vuole parlare a nome del suo capo Kevin Feige, ma non crediamo che possa ignorare la portata del suo ragionamento. Dice:
Posso dire che fino ad ora siamo stati un po' cauti nel dichiarare cosa appartenga o non appartenga alla "Sacra Cronologia". È andata così perché, a dirla tutta, per un periodo allo studio la vedevamo in stile "Dobbiamo puntare a chiudere al meglio l'accordo coi fornitori". La roba Netflix la sviluppava un'altra parte della compagnia. Sapevamo quello che facevano, loro sapevano quello che facevamo noi, però c'erano degli equilibri da mantenere. [...] Ma ora che è passato del tempo, ora che vediamo chiaramente come le storie siano ben integrate, credo che almeno io personalmente, Brad Winderbaum, mi sentirei tranquillo nel dire che [Daredevil] fa parte della Sacra Cronologia.