Adolescence 2 ci sarà? Gli autori dicono la loro su un'eventuale seconda stagione
La serie britannica Adolescence su Netflix ha raggiunto record su record e ora è inevitabile pensare a un seguito, anche se è stata concepita come miniserie autoconclusiva: una stagione 2 è una possibilità? Parlano gli ideatori Jack Thorne e Stephen Graham.

Adolescence è stata un successo travolgente sin dal suo debutto su Netflix, diventando una delle produzioni chiacchierate dell'anno. Con un formato innovativo in cui ogni episodio è stato girato in un unico piano sequenza, la miniserie ha trattato temi forti come la cultura incel, il cyberbullismo e la solitudine dei giovani, attraverso la storia di Jamie (Owen Cooper), un ragazzo di 13 anni accusato dell'omicidio di una compagna di scuola. La serie ha ottenuto un successo immediato, stabilendo record di visualizzazioni su Netflix: in pochi giorni ha raggiunto oltre 24 milioni di visualizzazioni e, nel giro di due settimane, ha superato i 66 milioni, diventando la miniserie più vista su Netflix nelle prime due settimane dall'uscita. Si tratta di un trionfo che ha lasciato di stucco gli stessi creatori, Jack Thorne e Stephen Graham (che è anche tra i protagonisti della serie), che non avevano previsto una reazione del pubblico così positiva. Visti i numeri, la domanda che molti spettatori si sono fatti, naturalmente, è: ci sarà una seconda stagione? Partendo dal presupposto che Adolescence è stata pensata come una miniserie autoconclusiva di 4 episodi, gli autori hanno comunque riflettuto sulla questione parlandone in diverse interviste. Facciamo il punto.
Adolescence, le possibilità di una seconda stagione: Le dichiarazioni degli autori
Jack Thorne, parlando con The Independent, ha affermato fermamente che non vede all'orizzonte una seconda stagione di Adolescence. "La storia di Jamie è finita. Non credo che ci sia altro da esplorare per il suo personaggio. Abbiamo cercato di raccontare la sua vicenda nel modo più completo possibile, e continuare su questa strada non sarebbe giusto", le sue parole. C'è chi ha pensato che la storia potrebbe continuare come un prequel, magari dal punto di vista della giovane Katie, la vittima. Thorne ha spiegato che spostare l'attenzione su Katie rischierebbe di indebolire il messaggio principale della serie e che sarebbe più giusto concentrarsi su altre storie e "altre Katie". "Credo che ci siano altri autori che potrebbero raccontare storie splendide su ragazze come Katie, e questi racconti dovrebbero essere fatti da chi ha la sensibilità giusta per farlo", ha osservato.
Leggi anche Adolescence è basata su una storia vera? Tutti i retroscena della serie Netflix del momentoAnche Stephen Graham ha escluso l'idea di un prequel, dicendo: "Un prequel di Adolescence? Di certo non accadrà. Ma c'è ancora tanto da esplorare nel formato one-shot e c'è così tanto da investire nella natura umana e nel guardare ad altre storie. Ma sì, tutto sta andando bene... tutti sono felici, diciamo così".
@comingsoon.it Vedremo una seconda stagione di #Adolescence? 🤔🎥 Adesso vi diciamo tutto sul futuro della serie… voi l’avete vista? Che ne pensate? 👀 #davedere #serienetflix #stephengraham #owencooper
♬ suono originale - Comingsoon.it
E se Adolescence diventasse una serie antologica?
Ma se una seconda stagione di Adolescence sembra improbabile, l'idea di sviluppare un nuovo progetto insieme piace molto sia a Thorne e Graham. Entrambi, infatti, hanno lasciato la porta aperta a nuove storie, magari raccontate con la stessa modalità e lo stesso format. "Ci piacerebbe esplorare il formato one-shot in altri modi, raccontando altre storie, ma non penso che Adolescence possa avere una seconda stagione", ha ribadito Thorne. Anche Stephen Graham non ha escluso la possibilità di lavorare a nuove serie simili ad Adolescence con la sua casa di produzione Matriarch Productions che gestisce insieme alla moglie Hannah Walters. Perché, allora, non trasformare Adolescence in una serie antologica? Una seconda stagione potrebbe essere incentrata su una storia completamente diversa e un altro protagonista adolescente, in una nuova realtà sociale da esplorare ma con lo stesso stile e la stessa intensità che hanno contraddistinto la prima stagione. Non sarebbe certo il primo esperimento di questo tipo per Netflix che, già in passato, ha trasformato miniserie di successo in serie antologiche (pensiamo a BEEF - Lo scontro o alla più recente The Perfect Couple). Noi scommettiamo su questa mossa.