La legge di Lidia Poët è una serie tv italiana creata per Netflix da Guido Iuculano (Romulus) e Davide Orsini (Generazione 56K). Il legal drama d'ambientazione storica vede Matilda De Angelis (Leonardo, The Undoing) indossare i panni di Lidia Poët, la prima donna in Italia ad entrare nell'Ordine degli Avvocati.
Nella Torino del 1800, una sentenza della locale Corte d'Appello dichiara illegittima l'iscrizione di Lidia Poët all'Albo degli Avvocati, impedendole così di esercitare la professione solo perché donna. Senza un quattrino ma piena di orgoglio, Lidia trova un lavoro presso lo studio legale del fratello Enrico (Pier Luigi Pasino), mentre prepara il ricorso per ribaltare le conclusioni della Corte. Attraverso uno sguardo che va oltre il suo tempo, Lidia assiste gli indagati ricercando la verità dietro le apparenze e i pregiudizi. Nel frattempo, Jacopo (Eduardo Scarpetta, L'amica geniale), un misterioso giornalista e il cognato di Lidia, le passa informazioni e la guida nei mondi nascosti di una Torino magniloquente.
Il resto del cast include Sara Lazzaro (DOC) e Sinéad Thornhill nei ruoli di Teresa Barberis e Marianna Poët, rispettivamente la moglie e la figlia di Enrico, e Dario Aita (L'allieva) in quello di Andrea Caracciolo.
La legge di Lidia Poët rilegge in chiave light procedural la storia vera dell'avvocata italiana Lidia Poët (1855 - 1949), la prima donna a entrare nell'Ordine degli Avvocati in Italia. Laureatasi in giurisprudenza nel 1881 dopo aver discusso una tesi sulla condizione femminile nella società e sul diritto di voto per le donne, Lidia partecipò attivamente alla realizzazione del programma del Primo Congresso delle donne italiane tenutosi a Roma nel 1908 e rese importanti contributi per la realizzazione dell'attuale diritto penitenziario.
La serie è stata girata interamente a Torino. Le molte scene ambientate all'interno del tribunale sono state realizzate presso l'Ex Curia Maxima di Via Corte d'Appello, location di norma inaccessibile e resa disponibile esclusivamente per La legge di Lidia Poët. Per alcuni aule del tribunale è stato utilizzato inoltre Palazzo Falletti Barolo, mentre Palazzo dei Cavalieri è diventato la redazione della Gazzetta Piemontese. Numerosi ciak hanno coinvolto anche il Museo del Carcere Le Nuove, oltre a varie piazze e strade del centro, inclusa la centralissima e iconica Piazza Cavour. Gli interni di Villa Barberis, la casa di famiglia dei Poët, corrispondono nella realtà a quelli della Villa San Lorenzo di Racconigi. L'ex lanificio Bona, nel comune di Carignano, è stato trasformato in una fabbrica di cioccolato, mentre il Teatro Alfieri di Asti si è trasformato, per esigenze narrative, nel Teatro Regio di Torino. Sono stati inoltre coinvolti il Castello e la Certosa di Collegno, il Museo Ferroviario Piemontese di Savigliano, la Basilica di Superga e diversi scorci di Borgo Cornalese a Villastellone.
Il costumista della serie Stefano Ciammitti ha spiegato che "l'ispirazione principale per la costruzione dell'armadio di Lidia Pöet sono stati soprattutto i tessuti della storica Tessitura Luigi Bevilacqua a Venezia, un posto ricco di fascino dove i velluti vengono ancora tessuti a mano con telai del XVIII secolo".
Attore | Ruolo |
---|---|
Matilda De Angelis | Lidia Poët |
Eduardo Scarpetta | Jacopo Barberis |
Pier Luigi Pasino | Enrico Poët |
Sara Lazzaro | Teresa Barberis Poët |
Sinéad Thornhill | Marianna Poët |
Dario Aita | Andrea Caracciolo |