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BIOGRAFIA DI AMLETO PALERMI
Regista e sceneggiatore. Dopo la sua nascita i genitori tornano a vivere in Sicilia, loro terra d'origine. Palermi vi rimane fino al 1912, ed ha modo di mettersi in luce per alcune commedie in dialetto che ottengono un buon successo. Nel 1913 torna a Roma e, dopo una breve esperienza come giornalista, viene scritturato dalla 'Gloria Film', dove inizia a lavorare come regista e sceneggiatore. Nel 1914 esordisce alla regia con 'Colei che tutto soffre' e 'L'orrendo blasone'. In breve tempo diventa uno dei direttori più richiesti del periodo ed ha modo di lavorare con gli attori più famosi, come Mario Bonnard, Ruggero Ruggeri e Lyda Borrelli. La crisi del cinema, sopravvenuta durante la prima guerra mondiale, lo induce a trasferirsi per un anno in Austria e Germania. Tornato in Italia, attraversa un momento di stasi creativa, e per un periodo si limita a realizzare la versione italiana di film stranieri, come era uso del tempo. Dall'inizio degli anni Trenta torna finalmente a dirigere i film che predilige di cui spesso è autore del soggetto, della sceneggiatura e del montaggio. In appena nove anni (1932-41) realizza quasi 30 film, tra cui 'Il Corsaro Nero'(1936), 'Cavalleria Rusticana', (1939) 'San Giovanni Decollato'(1940). Nel 1940 la rivista 'Cinema' gli attribuisce il titolo di miglior regista italiano. Muore a soli 52 anni, dopo aver sofferto la perdita del figlio Filippo, che era stato anche il piccolo protagonista di uno dei suoi film, 'Il Paradiso'.